<font style="vertical-align: inherit;"><font style="vertical-align: inherit;"><font style="vertical-align: inherit;"><font style="vertical-align: inherit;">Il motivo per cui non esistono nuotatori neri veramente forti</font></font></font></font>


"Il pugilato? L'unica cosa che è sempre meglio puntare sul pugile nero", l'agente Frank Drebin interpretato dal geniale Leslie Nielsen nell'imperdibile classico" Una pallottola spuntata "in quel caso parla di pugilato, evidenziando con una battuta quello che ci è sempre uno dei tanti luoghi comuni allo sport: io sono i giocatori di basket e come è nota l'abilità di keniani ed etiopi nella maratona. Insomma, siamo tutti nati sotto lo stesso cielo ma fortunatamente non identici.

La genetica conta più del talento 

Pare infatti che cerchi che noi abbiamo sempre trattato come luoghi comuni invece una ricerca scientifica ben precisa. La natura ha distribuito equamente i talenti, quindi se in qualunque situazione possibile nella vita l'uomo, a qualunque razza appartenga, può ritenersi uguale a un altro simile, non vale lo stesso negli sport.

In una piscina infatti è proprio un investimento, la scienza vi suggerirà senza alcun dubbio di puntare sull'atleta bianco. Come scrive Focus: "Al di là delle spiegazioni politiche e sociali (in America e nei ghetti neri di molte città Usa).

Sport diversi richiedono qualità diversa

Nel nuoto, per esempio, un atleta nero è svantaggiato per via della più alta densità e della minore importanza del tessuto grasso, che lo ha ad avere maggiori difficoltà nel galleggiamento. Inoltre sono più di fibre muscolari "bianche", le cosiddette fibre veloci, utili in caso di azioni brevi ed esplosive".

Quindi, semplicemente, lo sport è diverso, è una pista da atletica, è meglio che si faccia, perché gli atleti di colore sono praticamente imbattibili: "In discipline veloci come i 100 metri piani, sono i bianchi a essere svantaggiati per via della maggior quantità di fibra "rosse", meno elastiche, nei loro muscoli.

La statistica dichiara: tutti i record del mondo in vasca olimpica armato ad atleti bianchi. Per quanto riguarda invece ho ottenuto uno sprinter di sempre, nei 100 metri, con tempi sotto ai dieci secondi, appena tre atleti "non neri" su 124 totali".

Importante anche il fattore storico e sociologico

Ovviamente il patrimonio genetico conta moltissimo ma può fare la differenza fino ad un certo punto, e non si può assolutamente sottovalutare il fattore storico e sociologico. Non è un caso più che un modo di economia più salda e provvisti quindi di strutture più avanzate risultino poi adottate in quasi tutte le discipline. E non è, di conseguenza, un periodo in cui la Cina, il paese più grande e travolgente sviluppo economico dell'ultimo ventennio, ha visto migliorare nettamente le prestazioni dei suoi atleti.

Una prova? Alle olimpiadi del 1988 la Cina si posizionò undicesima nel medagliere olimpico, nel nuovo millennio non è mai scesa sotto il terzo posto. Un caso? A questo punto siamo quindi a pensare a no.

Vedi: <font style="vertical-align: inherit;"><font style="vertical-align: inherit;"><font style="vertical-align: inherit;"><font style="vertical-align: inherit;">Il motivo per cui non esistono nuotatori neri veramente forti</font></font></font></font>
Fonte: sport agi