La Guardia di Finanza di Livorno ha sequestrato oltre 150mila euro ad una ricca ereditiera di Livorno per aver omesso una serie di introiti nella propria dichiarazione dei redditi. Secondo le indagini svolte dalle Fiamme Gialle, nell’anno 2019 l’indagata, a seguito di una successione ereditaria, non ha infatti dichiarato la plusvalenza realizzata dalla cessione di quote societarie pari a 687.192 euro e redditi di fabbricati pari a 7.131 euro, da cui scaturisce complessivamente un’imposta evasa di 159.695 euro, pari alla somma sequestrata sui conti correnti dell’ereditiera. L’operazione prende spunto da un’indagine che ha evidenziato come il figlio adottivo dell’ereditiera, studente universitario formalmente privo di redditi, effettuasse ingenti movimentazioni finanziarie e disponesse di auto di lusso. I militari del locale Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno attivato i poteri di polizia valutaria e avviato accertamenti bancari individuando cospicue disponibilità finanziarie, scaturenti da un anomalo prestito (trentennale e senza interessi), concessogli dalla madre adottiva, pari a 20.000.000 di euro. I successivi controlli e verifiche fiscali hanno determinato gli elementi costitutivi di un patrimonio immobiliare e mobiliare sottratto ad imposizione, pari a complessivi 41.746.105 euro, di cui l’indagata ha beneficiato in qualità di erede, ma che non era stato oggetto di dichiarazione di successione ereditaria.
Il patrimonio ereditato dall’indagata è costituito da disponibilità finanziarie segregate solo formalmente in trust di diritto elvetico, polizze assicurative e quote di società, tra cui la proprietaria di diversi terreni e fabbricati di notevole pregio. A seguito dei rilievi contestati dalle Fiamme Gialle, la donna ha definito la propria posizione debitoria con il fisco mediante l’accertamento con adesione siglato con l’Ufficio Controlli della Direzione Provinciale dell’Agenzia Entrate di Livorno, che prevede il versamento di 2.688.700 euro (pari a imposte dovute, sanzioni ed interessi). (AGI)