Abolire tutte le norme che obbligano cittadini e imprese a ricorrere al notaio per la stipula di determinati atti. Un obbligo di legge che costa caro agli italiani e alle imprese. Oggi il notaio e’ contemporaneamente un libero professionista e un pubblico ufficiale; il notaio e’ una figura prevista dall’ordinamento giuridico statale per favorire la registrazione di atti (in genere di diritto privato) stipulati tra cittadini; tale funzione e’ da considerarsi una delega da parte dello Stato. Confedercontribuenti, attraverso il suo Presidente Nazionale Carmelo Finocchiaro, chiede che questa delega sia annullata, trasformando la professione notarile in sola libera professione a cui i cittadini possono rivolgersi volontariamente e non obbligatoriamente. Finocchiaro chiede l’abolizione della legge del 16 febbraio 1913, n.89 (chiamata anche ”legge notarile”) che recita: I notai secondo questa norma sono ufficiali pubblici delegati dallo stato a ricevere e trascrivere gli atti tra vivi e di ultima volonta’, attribuire loro pubblica fede, conservarne il deposito, rilasciarne le copie, i certificati e gli estratti. Una legge che costringe milioni di italiani e d’imprese a ricorrere a suon di euro a professionisti di cui si puo’ fare a meno. Tranne lo si voglia. Ma solo per libera scelta e non per un obbligo di legge.