Fine vita: sollevata la questione di costituzionalità a Firenze


L’eccezione è stata rilevata nel procedimento contro Marco Cappato, Felicetta Maltese e Chiara Lalli che nel 2022 aiutarono Massimiliano, malato di sclerosi multipla, ad andare in Svizzera dove morì col suicidio assistito

AGI – La giudice per le indagini preliminari, Agnese De Girolamo, ha sollevato la questione di legittimità costituzionale dell’articolo 580 del codice penale, già modificato dalla sentenza costituzionale 242 del 2019, nella parte in cui richiede che la non punibilità di chi agevola il suicidio sia subordinata anche alla condizione dell’essere “tenuti in vita da trattamenti di sostegno vitale” per contrasto con gli articoli 2, 3, 13, 32, e 117 della Costituzione.
L’ordinanza di rimessione alla Corte costituzionale riguarda l’aiuto che, a dicembre 2022, Marco Cappato, Felicetta Maltese e Chiara Lalli avevano fornito a Massimiliano, 44enne toscano affetto da sclerosi multipla, accompagnandolo in Svizzera per poter ricorrere al suicidio medicalmente assistito.
Di Marco Cappato – fonte: AGI