Fincantieri: lancia il progetto “Maestri del mare”


Fincantieri ha inaugurato a Roma il progetto “Maestri del mare”, avviando un programma di formazione retribuito, che porterà all’inserimento di 90 persone entro l’estate. Si tratta di un percorso di apprendimento che ha l’obiettivo di ricercare, formare e assumere lavoratori addetti alla costruzione navale.
“Maestri del mare” è nato nell’ambito di Distretto Italia, il programma di orientamento, formazione e inserimento al lavoro, lanciato nel 2023 dal Consorzio Elis, di cui Fincantieri fa parte. Si tratta di un vero e proprio investimento in conoscenza tecnica: prevede un percorso di formazione retribuito finalizzato all’assunzione diretta in Fincantieri nei cantieri del Nord, Centro e Sud Italia.
I primi due corsi di formazione, per addetti ai controlli dimensionali e addetti alla conduzione degli impianti navali, coinvolgeranno 30 risorse. Nei prossimi mesi sono già pianificati altri quattro corsi, volti a formare anche Operatori navali e Gruisti/Imbragatori.
“Fincantieri – spiega una nota – ha costruito il suo piano industriale sulla formazione di competenze e sul “Made in Italy” dell’ingegno: non più solo ‘manodopera’, bensì un’evoluzione a un’idea di ‘testa d’opera’ capace di riavvicinare gli italiani alla produzione, al lavoro operaio qualificato, alle nuove tecnologie, agli elevati standard di eccellenza che contraddistinguono i nostri prodotti”.
“Il futuro industriale italiano – ha dichiarato Pierroberto Folgiero, amministratore delegato e direttore generale di Fincantieri – passa dalla formazione di manodopera specializzata, la ‘testa d’opera’ di domani. Nasce da questa concezione il progetto ‘Maestri del Mare’, un progetto di formazione retribuita volto all’assunzione di giovani talenti. L’obiettivo è rendere attrattive e all’avanguardia le professioni che i giovani italiani tendono a trascurare”.
“Maestri del Mare – ha sottolineato Pietro Cum, amministratore delegato di Elis – parte dal fabbisogno di profili professionali di una grande azienda italiana e crea opportunità per i giovani. Sentiamo spesso parlare di aziende che cercano personale e non lo trovano e di giovani sfiduciati. Quando mondo della formazione e del lavoro si uniscono, scopriamo che una soluzione al problema esiste”. (AGI)