Film in TV del 19 aprile UN AMORE APPENA SUSSURRATO E UN WESTERN CLASSICO


Stasera alle 19,15 su Cine 34 “La parola amore esiste” e alle 21,00 su Rai Movie, canale 24, “L’uomo di Laramie”

a cura di Franco La Magna

Una commedia sentimentale discreta, delicata, tutta giocata sui mezzi toni, sull’inespresso, una voluta contrapposizione al clamore dei sentimenti, qui appena appena sussurrati, trattenuti, dove tutto resta su un piano di palpabile segretezza. Diretto da Mimmo Calopresti e scritto da un poker di sceneggiatori (lo stesso regista, Francesco Bruni, Doriana Londeff e Heidrun Schleef) “La parola amore esiste” (1998, in onda questa sera 19 aprile alle 19,15 su Cine 34) è un film intimista, costruito sui silenzi e sulle frasi non pronunciate, avulso dalla produzione italiana che celebra una levità molto rara da trovarsi nei racconti per immagini.
Interpretato da un pregevole cast di attori Valeria Bruni Tedeschi (vincitrice come Miglior attrice protagonista del David di Donatello 1998), Fabrizio Bentivoglio, lo stesso Mimmo Calopresti, Valeria Milillo, Marina Confalone e Gérad Depardieu (che appare in un cameo), il film ruota intorno alla nevrosi di una trentenne borghese, in cura da uno psicanalista, che s’innamora segretamente d’un timido e riservato musicista a cui invia segreti messaggi d’amore. Riusciranno ad incontrarsi? Finale aperto.
Tra gli altri riconoscimenti Miglior soggetto a Francesco Bruni Mimmo Calopresti e Heidrun Schleef (1999) e Ciak d’Oro a Marina Confalone come Miglior attrice non protagonista (1998).

Su Rai Movie, canale 24, alle 21,00 “L’uomo di Laramie” (1955) regia di Antony Mann, indimenticabile classico del genere western, grande interpretazione di James Stewart (protagonista di ben cinque film diretti da Mann) e sorprendente rilettura – attraverso un genere particolarmente fortunato e amato da pubblico – del dramma di Shakespeare “Re Lear”, girato in Cinemascope, che mette in scena tutte le tematiche predilette del prolifico regista nato a San Diego.
Un western particolarmente violento, narrato con toni epici. Cruento canto del cigno di una potente famiglia in dissolvimento. Spettacolare l’uso delle location del New Mexico.