Stasera su Rai Movie alle 21,10 “Parliamo delle mie donne” del noto regista, sceneggiatore e produttore francese. Animazione, fantasy e dramma sugli altri canali
a cura di Franco La Magna
Tra film d’animazione (da preferire alle varie proposte di stasera 15 maggio senz’altro l’eterogeneo gruppo della serie “Madagascar”, qui nel divertente e scanzonato terzo sequel “Madagascar 3 – Ricercati in Europa” (2012) regia di Eric Darnell e Tom McGrath, che a causa d’ inenarrabili disavventure finiscono in Europa e danno vita ad un mirabolante spettacolo circense; da godere come coloratissimo spettacolo senza particolari significati reconditi); fantasy (“Hook – Capitan Uncino” , 1991, di Steven Spielberg, che mette insieme una troika di divi hollywoodiani – Dustin Hoffman, Robin Williams e Julia Roberts – per un fantasmagorico ritorno all’Isola Che non C’è, una celebrazione delle favole dell’infanzia e degli effetti speciali (la Roberts-Campanellino appare sempre in dimensioni ridotte); e drammi (il più volte già passato in tv “Changeling”, 2008, regia di Clint Eastwood, strenua battaglia di una madre a cui è stato rapito il figlioletto, ambientato nella Los Angeles del 1928, intensa e convincente interpretazione di Angelin Jolie); la serata televisiva cinematografica di sabato offre anche una chicca passata senza troppo clamore dalle sale italiane.
Il film è “Parliamo delle mie donne” (2014, stasera su Rai Movie, canale 24, alle 21,10) di Claude Lelouch, prolifico e noto regista, sceneggiatore e produttore francese, attivo fin dalla fine degli anni’50 (nella sua abbondante filmografia si contano più di cinquanta film), dall’agitata vita sentimentale (tra le sue tre mogli anche l’attrice e ballerina italiana Alessandra Martinez), balzato al successo internazionale nel 1966 con il film “Un uomo e una donna”, premiato con un Oscar e la Palma d’Oro al Festival di Cannes. Tranche de vie di un famoso fotografo e corrispondente di guerra ormai settantenne (interpretato da Jonny Hallyday), che si isola momentaneamente in montagna, dove andranno a trovarlo le sue figlie avute da donne diverse e da precedenti matrimoni e una pletora di altri visitatori, tra accompagnatori ed ospiti vari. Vena autobiografica, vita privata, rivelazioni, riflessioni esistenziali, “Parliamo delle mie donne”, sceneggiato dallo stesso Lelouch e la scrittrice Valérie Perrin (la donna a cui è attualmente legato) è un film intimista, uno psicogramma collettivo alla ricerca di un senso della vita, sempre misterioso e sfuggente.