Film in TV del 13 marzo LA FINE DEGLI IDEALI REPUBBLICANI RISORGIMENTALI


Su Rai Storia, canale 54, alle 21,00 il film “Noi credevamo” di Mario Martone. Su Mediaset, Italia 2, canale 66, alle 21,15 “L’esorcista” (2000) regia di William Friedkin

di Franco La Magna

Esiste nella filmografia nazionale delle opere dedicate al Risorgimento un cospicuo numero di film profondamente diversi tra loro. Molti infatti, per quanto riconducibili a quel tormentato periodo, ne sottovalutano ampiamente il contesto storico secondo una formula più o meno codificata e quasi seriale in cui s’innesca il plot del film, ovvero una vicenda sentimentale più o meno tragica, che relega in secondo piano gli avvenimenti risorgimentali spesso fin quasi ad obliarli. Viceversa un secondo filone, di natura più squisitamente “storico”, assegna priorità ai turbolenti eventi risorgimentali, per quanto la loro rappresentazione non sia talvolta esente da occasionali, quindi del tutto secondari, episodi sentimentali dei protagonisti.

Il cinema, inoltre, ha saputo “mostrare” nel corso degli anni le varie correnti storiografiche nazionali, partendo da quella in origine dominante, agiografica e lineare propria della storiografia immediatamente post-unitaria, diffusa soprattutto tra i film muti precedenti la prima guerra mondiale, cioè prima che si sviluppasse l’appassionato dibattito “revisionista”.Del filone squisitamente storico fa parte “Noi credevamo” (2010, questa sera 13 marzo su Rai Storia, Canale 54, alle 21,10) regia di Mario Martone, che riprende il contrasto tra monarchici e mazziniani, quindi tra federalismo e tendenza unitaria, con vittoria di quest’ultima a danno delle libertà democratiche, propria delle tesi espresse da Alfredo Oriani in “La lotta politica in Italia”, pubblicato nel 1892.

Un film duro, spietato, dalla sceneggiatura particolarmente complessa e articolata, difficile e affascinante, suddiviso in quattro distinti episodi che si svolgono in anni diversi (1828, 1850, 1857, 1862). Uno sguardo disincantato sul tormentato periodo storico che va dal 1828 al 1870, visto attraverso le vicende di tre giovani rivoluzionari repubblicani, i cui ideali s’infrangeranno definitivamente a seguito di una serie di turbolenti avvenimenti che si concluderanno con l’increscioso episodio di Aspromonte (1862). Sceneggiato da Martone e Giancarlo De Cataldo, liberamente tratto dal romanzo di Anna Banti (pseudonimo di Lucia Lopresti), il film è stato presentato alla 67.ma Mostra Internazionale di Venezia. In Italia ha vinto sette David di Donatello.

Su Mediaset, Italia 2, canale 66, alle 21,15 “L’esorcista” (2000) regia di William Friedkin, classico dell’orrore riproposto nella versione integrale di 131’.