Fiere e sagre: dal 15 giugno si riparte

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La Conferenza delle regioni e delle province autonome ha definito le linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali, che sono state già approvate dal Comitato tecnico scientifico

di redazione

Arriva finalmente l’ora della ripartenza per un settore vitale per il mondo della produzione e del commercio; dal 15 giugno riprendono le fiere e le sagre in zona gialla.

La Conferenza delle regioni e delle province autonome ha definito le linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali, che sono state già approvate dal Comitato tecnico scientifico.

L’attività fieristica è stata tra le più penalizzate dalla pandemia. Si vede adesso uno spiraglio di luce, malgrado le regole cui attenersi siano piuttosto rigide. È fatto obbligo, infatti, di definire preventivamente, in base agli spazi disponibili ed ai sistemi di aereazione, il numero massimo di presenze contemporanee, per assicurare il distanziamento di almeno un metro tra le persone ed evitare assembramenti.

La clientela dovrà essere informata adeguatamente sulle misure di prevenzione, anche il lingua straniera, mediante l’impiego di un’apposita segnaletica, di cartellonistica o di sistemi audio-video. È possibile adibire personale al controllo ed alla promozione del rispetto delle misure di prevenzione.

Gli organizzatori delle fiere sono tenuti ad organizzare gli spazi anche attraverso la segnaletica a terra, per assicurare l’accesso ordinato dei visitatori, che all’occorrenza può anche venire contingentato.

Dall’obbligo di distanziamento sono esentati soltanto i componenti dello stesso nucleo familiare o i conviventi.

Bisognerà rilevare la temperatura all’ingresso, non consentendo l’accesso ha chi ha una temperatura corporea superiore a 37,5 °C. E possibilmente separare i percorsi di entrata e di uscita.

Le linee guida prescrivono di favorire in pagamenti elettronici, in ogni caso alla recption ed alla cassa è necessario predisporre delle barriere fisiche, del tipo degli schermi trasparenti. Quando ciò non è possibile, il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani.

È obbligatorio l’uso della mascherina per tutti i visitatori, fatti salvi i bambini sotto i 6 anni.

Per i visitatori e per il personale devono sempre essere disponibili, in diversi punti, prodotti per l’igiene delle mani, soprattutto quando è prevista la scelta autonoma da parte del cliente e la manipolazione del prodotto.

Nel caso in cui siano previsti posti a sedere, deve essere assicurato un distanziamento interpersonale minimo di un metro, che può essere elevato a due metri nel caso in cui si presenti un’intensificazione del rischio epidemiologico.

Infine, tutti gli ambienti e le attrezzature devono essere puliti e disinfettati in modo frequente, soprattutto per quel che riguarda le aree comuni e le superfici maggiormente soggette ad essere toccate. Quando si tratti di locali interni, le linee guida prescrivono di tenere finestre e vetrate sempre aperte, in modo di favorire il ricambio dell’aria, tranne, naturalmente, nel caso di condizioni meteorologiche avverse.