Federcontribuenti: su Equitalia il decreto Monti è un bluff. L’unica strada e’ chiuderla


Il decreto Monti prevede una serie di modifiche alla normativa su Equitalia che sono una vera e propria presa in giro. Si rinvia tutto di un anno e le norme sibilline non risolvono il problema dei vessati italiani. Lo dice il Presidente di Federcontribuenti, Carmelo Finocchiaro. Il decreto sostituisce l’interesse usuraio del 9%  con una cifra variabile che però non si capisce quant’è (pari al «rimborso dei costi fissi del bilancio Equitalia», quindi quanto per il tartassato? Boh).La rateizzazione del debito si potrà prorogare fino a 72 mesi «ma solo in caso di peggioramento della situazione economica», se stai come prima no. I pignoramenti continueranno, con la sola differenza che sarà il debitore a mettere in vendita la sua casa e non più Equitalia. Sai che sollievo. E poi il termine per rendere operative queste minuscole novità è il 31 dicembre 2013. Quindi c’è tempo fino al 2014 per continuare gli incubi sotto forma di cartella. Equitalia non dorme mai. Ecco perche’ conclude Finocchiaro l’unica strada e chiudere Equitalia e procedere ad una radicale riforma del sistema della riscossione