Federcontribuenti: questa Pasqua la dedichiamo a Giuseppe. Vittima di uno Stato nemico.


Questa Pasqua la dedichiamo a Giuseppe. L’uomo che si è dato fuoco davanti la Commissione tributaria di Bologna. Morto dopo nove giorni di sofferenza. Non ce l’ha fatta Giuseppe,  58 anni.   Nei giorni scorsi la Procura aveva aperto un fascicolo sul caso e avviato indagine contro ignoti per istigazione al suicidio, la Federcontribuenti si è rivolta alla procura di Roma con un esposto, proprio perchè si apra un’indagine della magistratura su tutti questi casi, drammatici, di suicidio.Giuseppe e la sua triste storia, simile per modalita’ a milioni di altre.
Aveva lasciato accanto alla vettura delle lettere, una destinata proprio alla Commissione tributaria, in cui spiegava di aver «sempre pagato le tasse» e chiedeva di «lasciar in pace» almeno la moglie, cui aveva rivolto una commovente missiva di addio. L’uomo era tormentato dalle pendenze con il fisco, eppure, nessun conto svizzero è stato trovato, nessun fondo nero a spiegare anche una denuncia penale a suo carico, dovuta, solo per alcune fatture gonfiate: forse solo un modo per portare qualche soldino in più a casa. Un’appartemto piccolo e umile. Proprio la mattina del suo gesto disperato, Giuseppe era infatti imputato (rappresentato in aula dal suo legale Massimo Lettera) in tribunale a Bologna per l’accusa di uso di fatture false. Il legale – su mandato dell’assistito – aveva patteggiato una pena di 5 mesi e 10 giorni. Insieme a Giuseppe vogliamo ricordare tutte le vittime che in queste settimane e in questi anni si sono tolte la vita. Vittime di una crisi drammatica, vittime di uno Stato che non comprende piu’ i suoi cittadini. A loro e per loro dedichiamo la nostra lotta che non si fermera’ e che porterà al cambiamento di questa situazione ormai insostenibile.