Dire semplicemente che gli imprenditori guadagnano meno dei dipendenti senza spiegarne le ragioni significa farli apparire, volutamente, come degli evasori fiscali. Una violenza psicologica, un imprimere nella mente di chi legge certe dichiarazioni che, i titolari di piccole e medio imprese, evadono il fisco, che i soli a subire i controlli sono chi riceve una busta paga. Di certo né Befera, né il ministro Passera e né tanto meno la Confindustria spiegheranno mai che, i piccoli e medi imprenditori, stanno vivendo una fase recessiva senza precedenti e la pura lettura della dichiarazione non rispecchia il dramma che essi vivono. Finocchiaro presidente di Federcontribuenti, ” l’ attuale legislazione non consente di dedurre granchè dei costi sostenuti per l’ordinaria gestione aziendale, dai costi di funzionamento a quelli per l’acquisto di beni strumentali che non sono deducibili dal reddito in maniera totale. Il reddito è basso davvero e il Paese sempre piu’ povero. Lo dimostrano tutti gli indicatori e non bisogna neanche dimenticare che per oltre l’85% le stesse dichiarazioni sono congrue rispetto agli studi di settore e ai parametri predisposti dall’Agenzia delle Entrate, come dire che i loro stessi strumenti hanno fallito? ” Ormai è facile dire che chi dichiara redditi d’impresa o di lavoro autonomi evade. Questo serve al sistema per giustificare la mancanza della lotta agli evasori veri. Quelli che stanno nell’ombra, che fanno speculazione finanziaria e immobiliare e serve a coprire le grandi operazioni speculative che tolgono all’erario gettito. ” Bisogna avere il coraggio di dire che i piccoli imprenditori stanno proprio messi male nella maggior parte dei casi. ”
Il caso eclatante riguarda la non deducibilità degli interessi bancari per le imprese in regime semplificato. Ma purtroppo dietro una parte minoritaria che evade oggi assistiamo alla condanna di milioni di imprenditori e lavoratori autonomi messi alla berlina. ” Questo non è possibile e noi di Federcontribuenti lo denunciamo e denunciamo una campagna mediatica che vuole creare una frattura sociale fra chi crea ricchezza nel paese e chi questa ricchezza la usa per fini speculativi. Un tentativo vile quello di mettere gli uni contro gli altri, ovvero dipendenti contro piccoli imprenditori, che insieme stanno vivendo la fase piu’ drammatica degli ultimi anni. ”
