=Fed: Powell bene dati inflazione ma invito a cautela

Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell durante la conferenza di ricerca annuale del Fondo monetario internazionale (Fmi) su "L'interdipendenza globale" a Washington, Stati Uniti, 9 novembre 2023. REUTERS/Kevin Lamarque/File Photo


Bene i dati sull’inflazione Pce a febbraio che registrano una leggera frenata, al 2,5% annuo dal 2,4% di gennaio, ma non bisogna avere fretta per tagliare i tassi di interesse. Non nasconde soddisfazione il presidente della Fed Jerome Powell ma invita lo stesso alla cautela nelle decisioni di politica monetaria. Vero che, osservano gli analisti, l’inflazione sembra rallentare ma bisogna considerare anche che escludendo la volatilità dei prezzi dei generi alimentari e dell’energia, ossia l’indice ‘core’, si registra un aumento dello 0,3% su base mensile, mentre proprio la scorsa settimana lo stesso Powell aveva dichiarato che sarebbe stata “ben al di sotto” dello 0,3%.
A mercati chiusi, intervistato alla Fed di San Francisco, il banchiere centrale statunitense si mostra pero’ ottimista: in futuro i tassi di interesse saranno più bassi di quelli attuali, ma non bisogna aspettarsi che tornino ai livelli “molto, molto” bassi di prima della pandemia Covid. E peraltro Powell ritiene che l’economia non abbia finora sofferto molto dell’attuale livello elevato dei tassi di interesse. Gli ultimi dati sull’inflazione statunitense sono “sulla linea di ciò che vorremmo vedere”, ha spiegato ancora Powell aggiungendo che “sono quelli che ci aspettavamo” e anche se hanno mostrato un rallentamento minore rispetto all’anno scorso “non ci vedrete reagire in modo eccessivo”. Questo perché, è stato il suo ragionamento, non è bene tagliare i tassi di interesse né troppo presto né troppo tardi. Un allentamento un prematuro dei tassi causerebbe notevoli disagi ma anche aspettare troppo a lungo potrebbe causare danni inutili all’economia e al mercato del lavoro. Quindi, “abbiamo bisogno di altri dati ‘buoni’ sull’inflazione, simili a quelli dell’anno scorso” per capire se veramente si sta avvicinando all’obiettivo del 2%. Ed infatti, ha aggiunto, “ci aspettiamo che l’inflazione, nonostante qualche incidente di percorso, scenda al nostro obiettivo ma se questo non dovesse succedere il nostro percorso sui tassi sarà differente e potremmo mantenerli sui livelli attuali più a lungo”. (AGI)

RED