Fed: Barkin, attuale stretta raffredderà inflazione

Thomas Barkin, presidente della Fed di Richmond, a Jackson Hole, Wyoming, Stati Uniti, 24 agosto 2023. REUTERS/Ann Saphir


Il recente ‘colpo di frusta’ dei dati macro non fa altro che confermare la giustezza dell’approccio lento nell’allentamento della politica monetaria da parte dei funzionari della Fed. Ne è convinto il presidente della Fed di Richmond, Tom Barkin, secondo cui l’economia americana dovrebbe rallentare nei prossimi mesi aiutando così l’inflazione a rientrare nei ranghi. “Sono ottimista sul fatto che l’attuale livello restrittivo dei tassi possa allentare la domanda per riportare l’inflazione al nostro obiettivo” del 2%, ha detto Barkin in un discorso al Rotary Club Columbia, nella Carolina del Sud. Se l’economia frena in modo più significativo, la Federal Reserve ha abbastanza “potenza di fuoco” per sostenerla, ha osservato Barkin. Per Barkin inoltre l’economia non si sta surriscaldando e la recente volatilità dei dati economici giustifica l’approccio lento della Fed sui tassi di interesse. Barkin, che quest’anno voterà sulla politica monetaria, ha osservato che la forza del mercato del lavoro offre alla Fed il tempo di acquisire fiducia che l’inflazione si stia muovendo in modo sostenibile al ribasso prima di ridurre i costi di finanziamento. La banca centrale Usa ha mantenuto il tasso di riferimento invariato tra il 5,25% e il 5,5% dallo scorso luglio.
Barkin ha affermato che i dati sui prezzi al consumo di inizio 2024 sono stati “deludenti per coloro che pensavano che la lotta all’inflazione fosse ormai alle spalle”. E ha insistito affermando che è troppo presto per sapere se l’inflazione e gli altri dati osservati dall’inizio dell’anno rappresentino “un vero cambiamento” nelle prospettive economiche, o “solo uno degli ostacoli che avevamo detto di aspettarci lungo il percorso”. (AGI)

RED