FdI: Renzi, Meloni chiarisca e Sallusti smentisca accuse a me


“Chiediamo a Giorgia Meloni di prendere le distanze da chi insulta e rispondere in Parlamento nel merito alle nostre interrogazioni. E chiediamo al direttore Sallusti di smentire formalmente che ci sia un ruolo del sottoscritto o di Italia Viva in eventuali indagini giudiziarie su Arianna Meloni”. Matteo Renzi lo mette in chiaro nella nota su X dedicata al ‘caso’ sollevato oggi dal Giornale e al centro della solidarietà FdI alla sorella della presidente del Consiglio.
“Andiamo con ordine e scusate la lunghezza”, spiega allora il leader Iv osservando che “puntata numero 1, quattro giorni fa il Fatto Quotidiano pubblica un articolo in cui ipotizza la partecipazione di Arianna Meloni a una riunione sulle nomine Rai. Nomine che spettano al governo, di cui Arianna non fa parte. Una nostra deputata, Boschi, chiede di conoscere in commissione di Vigilanza se questa cosa sia vera o meno. Il giorno dopo Repubblica pubblica un articolo in cui ipotizza la nomina in FS di una manager vicina a Arianna Meloni. Nomine che spettano al governo, di cui Arianna non fa parte. Una nostra senatrice, Paita, chiede di conoscere in Parlamento se questa cosa sia vera o meno. Fin qui tutto regolare. Le parlamentari di Italia Viva fanno semplicemente il loro lavoro: fanno l’opposizione. L’opposizione presenta interrogazioni parlamentari, il governo risponde: in democrazia – rileva ancora – funziona così”. “Cosa accade a questo punto? Si scatena Fratelli d’Italia. Il partito di Giorgia Meloni inizia a insultare Italia Viva. Definisce me ‘boss di provincia’ e ‘capobranco’ e accusa le parlamentari di far parte di ‘una muta di cani’. Questo linguaggio di odio, violento e squadrista – accusa Renzi – è il modo con il quale il partito di maggioranza replica a delle legittime domande di un partito d’opposizione. Vi sembra normale? Ma il peggio deve ancora venire. Oggi infatti arriva la seconda puntata. Il direttore de Il Giornale, Sallusti, ipotizza un complotto ‘Vogliono indagare Arianna Meloni'”.
“In soldoni – riprende il leader Iv – la magistratura, una parte dei giornali e Italia Viva si sarebbero messi d’accordo per organizzare un complotto e indagare Arianna per traffico di influenze”.
“Delle due l’una. O le sorelle Meloni sanno qualcosa che noi non sappiamo e allora questa uscita serve ad aprire una polemica preventiva che capiremo nei prossimi mesi – ragiona Renzi – oppure il Ferragosto pugliese di Giorgia non è andato benissimo e qualche panzerotto è andato di traverso: dentro Fratelli d’Italia c’è troppo nervosismo”.
“Nel dubbio segnalo quanto segue: 1. Io sono garantista e per me un avviso di garanzia non cambia niente: non sono giustizialista come quelli di Fratelli d’Italia, io. 2. Io non attacco la famiglia della premier per le vicende giudiziarie a differenza di quello che la Meloni fece con i miei cari. 3. Io continuo a fare opposizione in modo civile e senza insultare. Ma non permetteremo a nessuno di offendere – ribadisce – le nostre parlamentari colpevoli solo di fare il proprio dovere”. (AGI)
BAL