Fai: 550mila visitatori alle ‘Giornate di primavera’


Sono stati 550.000 i visitatori che hanno partecipato alla 32ª edizione delle Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese: 750 luoghi in 400 città sono stati resi accessibili grazie ai volontari di 350 delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le regioni. Si tratta, secondo gli organizzatori, di “un’esclusiva opportunità di scoprire un’Italia meno nota, di luoghi solitamente inaccessibili, dalle grandi città ai borghi, da veri e propri monumenti a luoghi curiosi e inediti, che tuttavia ugualmente raccontano la cultura millenaria, ricchissima e multiforme del nostro Paese. Un modo per contribuire alla tutela e alla valorizzazione di questo patrimonio, che va innanzitutto conosciuto, frequentato, e prima ancora, raccontato”. Il luogo più visitato è stato l’Abbazia della Cervara a Santa Margherita Ligure (GE); secondo posto per il Quartier Generale Marina-Base Navale a Napoli, terzo posto per il Grattacielo Pirelli a Milano, quarto per Palazzo Carpano a Torino. Chiude la classifica dei primi cinque la Sede Rai a Torino. Anche i Beni del FAI hanno partecipato alla grande festa delle Giornate di Primavera: il più visto è stato Parco Villa Gregoriana a Tivoli (RM), secondo posto per Villa Necchi Campiglio a Milano, terzo per il Memoriale Brion ad Altivole (TV), quarto per Villa del Balbianello a Tremezzina (CO). Chiude la classifica Palazzo Moroni a Bergamo. Le Giornate FAI di Primavera hanno chiuso la Settimana Rai dedicata ai Beni Culturali in collaborazione con il FAI. Dal 18 al 24 marzo, come ormai da oltre 10 anni, la Rai è stata in prima linea al fianco del FAI con tutti i canali radiofonici e televisivi e attraverso RaiPlay. Le Giornate FAI di Primavera 2024 hanno ricevuto la Targa del Presidente della Repubblica e si sono svolte con il Patrocinio del Ministero della cultura, del Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane. (AGI)