Export: Sace, +4,2% carta Made in Lucca ini primi 6 mesi 2023


La filiera della carta di Lucca cresce, e lo fa ormai da alcuni anni, a beneficio dell’intero tessuto economico e del territorio. Nel 2022 il valore delle esportazioni del settore è cresciuto del 64% (contro il 31% della media nazionale), arrivando a superare 1,5 miliardi di euro. Questo ha permesso all’industria cartaria lucchese di aumentare il proprio peso sulle esportazioni italiane del settore al 16%. La crescita dell’export è proseguita, in controtendenza rispetto al valore nazionale del settore, nel primo semestre del 2023 a un ritmo del 4,2% su base tendenziale, trainata dai Prodotti di carta (+20,9%) che hanno più che compensato la frenata della Carta (-12,9%). È quanto è emerso in occasione dell’evento ‘Sostenibilità e Innovazione: opportunità e sfide per la filiera cartaria’, presso Confindustria Toscana Nord in Piazza Bernardini a Lucca, dedicato a imprese e professionisti italiani interessati a conoscere e approfondire gli impatti positivi della transizione ecologica sull’operatività, la resilienza e la capacità esportativa della filiera cartaria italiana.
La principale area di destinazione della carta Made in Lucca, che pesa il 28% delle esportazioni della Provincia, è rappresentata dai Paesi dell’Unione Europea (circa 80%), guidati da Francia, Germania e Spagna. Regno Unito, Svizzera e Stati Uniti costituiscono i primi tre mercati di sbocco extra-Ue. Si tratta di un’industria che riesce a valorizzare tutta la qualità di cui è capace, come confermato dal ritmo considerevole di crescita del 2022, nonostante l’aumento dei costi delle materie prime (in primis quelle energetiche). Nel prossimo triennio l’export dell’aggregato che include anche legno e mobili dovrebbe a crescere a un tasso medio del 4,9% in valore.
L’iniziativa è stata un importante momento di incontro e confronto tra aziende del territorio, responsabili Esg del sistema bancario ed enti accademici, utile ad una migliore conoscenza dei nuovi modelli di rating ESG e di best practice del settore anche grazie alle soluzioni e i servizi che il gruppo SACE può offrire a supporto di una crescita sostenibile delle imprese, sia in Italia che all’estero. L’evento ha preso le mosse da una presentazione di Lavinia Lenti, Head of Sustainability Sace, sul nuovo ruolo di Sace, impegnata in un percorso di evoluzione culturale, di business e processi che pone al centro dell’azione la crescita sostenibile delle imprese italiane. Il focus sull’industria cartaria è iniziato con Cinzia Guerrieri, dell’Ufficio Studi di Sace, che ha illustrato una panoramica del settore, andamento e proiezione dell’export, seguita da Eleonora Annunziata, Professor of Management at the Institute of Management della Scuola Superiore Sant’Anna, che ha evidenziato sfide e opportunità per l’industria cartaria italiana alle prese con la transizione sostenibile.
Nel panel di discussione sono stati affrontati i temi dei criteri Esg e i nuovi modelli di rating da Gian Marco Salcioli, Head of Strategic Marketing and ESG Initiatives IMI Corporate & Investment Banking, Intesa Sanpaolo, e Francesco Fanelli, ESG Expert, Unicredit.
L’impatto della transizione ecologica sulla filiera cartaria è stato raccontato anche in prima persona da alcune aziende del territorio, autentiche best practice, con Gaetano Ievolella, ceo Cartiere Carrara, Luca Bozzoli, Direttore Generale, Bartoli e Amelio Cecchini, Vice Presidente, Comieco.
Tra le prime in Europa per capacità di innovare processi e prodotti, la filiera cartaria si colloca in prima linea nella transizione ecologica, valorizzando i principi della circular economy tramite l’adozione di soluzioni di processo e di prodotto che guardano alla sostenibilità lungo tutte le fasi del ciclo di vita degli imballaggi, dall’eco-design al riciclo, creando un solido vantaggio in termini di competitività aziendale e di filiera, a vantaggio dell’intero tessuto economico dell’area.
In accordo con il Rapporto Comieco 2023, l’Italia ha infatti registrato nel 2022 un tasso di riciclo pari all’81,2%, superando gli obiettivi UE al 2025 e avvicinandosi progressivamente ai target fissati per il 2030. L’adozione di misure strategie sostenibili è, infatti, un impegno imprescindibile per le imprese italiane, soprattutto della filiera cartaria tipicamente energivora, che desiderano crescere più competitive nel mercato domestico e internazionale. Oggi più che mai, per rispondere alle sfide attuali e cogliere delle opportunità di business, è necessario costruire nuove sinergie di filiera, allo scopo di rendere le proprie catene del valore più resilienti, efficienti e green.
In Toscana, il Gruppo Sace è presente con due uffici a Firenze e Lucca e una squadra dedicata che ha supportato oltre 2.400 imprese e sostenuto nell’ultimo anno 3,5 miliardi di euro di progetti in Italia e nel mondo, attraverso soluzioni assicurative e finanziarie per investimenti green, liquidità e attività di export, internazionalizzazione e progetti di rilievo strategico.
Il Gruppo Sace, inoltre, ha messo in campo iniziative concrete per supportare fin da subito le aziende toscane colpite dalla recente alluvione. Le aziende già clienti del Gruppo possono, infatti, contare su posticipi e moratorie sul pagamento dei premi, a cui si aggiungono proroghe gratuite dei termini delle coperture assicurative e di factoring da parte di tutte le aziende del Gruppo. Per tutte le imprese dei territori colpiti dall’alluvione, oltre alla gratuità di tutti i pareri preliminari e delle valutazioni delle controparti italiane ed estere, saranno disponibili, con accesso privilegiato, i prodotti finanziari a supporto delle filiere produttive, garantendo dilazioni in favore dell’azienda debitrice leader di territorio e l’anticipo sugli ordini per consentire il ripristino delle commesse e la ripresa dell’attività. (AGI)
GAV