Ex Ilva: ministero Ambiente diffida AdI su polveri filtri


Polveri dei filtri Meros, applicati all’impianto di agglomerazione dell’ex Ilva, conferiti in discarica mentre dovevano essere trasportati in impianti specifici autorizzati. Polveri che contengono sostanze inquinanti tra cui diossina. Ricevuta la nota dell’Ispra, il ministero dell’Ambiente (Mase) ha ora diffidato Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria (AdI in as) “a effettuare quanto richiesto, nei tempi indicati”.
La lettera del Mase è stata inviata oltre che ad AdI in as, anche a Procura di Taranto, Ispra, Arpa Puglia, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, e al comando Noe, i Carabinieri del Nucleo operativo ecologico. La comunicazione della diffida ministeriale é stata fatta da Luciano Manna dell’associazione ambientalista Weraleaks. In precedenza, la contestazione era stata fatta, nell’ambito dell’ultima ispezione, dall’Ispra nei confronti di Acciaierie d’Italia. La nota era stata trasmessa da Ispra anche alla Procura della Repubblica di Taranto “quale ipotesi di reato”. L’impianto di agglomerazione è quello dove vengono preparate le materie prime per la produzione di acciaio. Ispra sostiene che il campione esaminato riguarda la classe di pericolosità “corrosivo”, per cui “lo stesso si definisce rifiuto pericoloso che non può essere conferito in discarica per quelle in uso a rifiuti pericolosi e non pericolosi per superamento dei limiti nel test di cessione per i parametri “Selenio”, “Cloruri”, “Fluoruri” e “Solfati” ed “Arsenico”. Non può essere conferito neanche nelle discariche destinate ai rifiuti inerti”.
L’ispezione di Ispra è stata effettuata a fine novembre 2023, nell’ambito dei controlli del quarto trimestre, quando l’azienda non era ancora in amministrazione straordinaria come adesso, ma soggetta alla gestione ArcelorMittal-Invitalia con il primo nel ruolo di maggioranza, ma le risultanze dell’Ispra sono state comunicate solo adesso al ministero dell’Ambiente, all’Arpa Puglia e alla Procura di Taranto. Ad AdI, Ispra chiede di comunicare nei “tempi strettamente tecnici” le modalità con cui intende gestire le polveri dei filtri Meros non smaltibili in discarica, nonché una relazione sulle “eventuali modifiche all’impianto che potrebbero aver determinato una modifica della composizione delle polveri Meros” e l’aggiornamento della procedura di gestione dei rifiuti delle polveri Meros. (AGI)