Ex Ilva: Fiom, bene garanzia continuità salariale.


“In base a quanto appreso oggi riguardo al fatto che i circa 10mila dipendenti di Acciaierie d’Italia in Amministrazione Straordinaria non dovranno presentare domanda di insinuazione al passivo al Tribunale di Milano, riteniamo che i commissari si siano dimostrati coerenti sulla continuità salariale chiesta dai lavoratori e dalle organizzazioni sindacali”. Lo dichiara Loris Scarpa, della Fiom Cgil nazionale, commentando il fatto che i dipendenti dell’ex Ilva, per riottenere i crediti maturati con l’azienda prima che entrasse in amministrazione straordinaria, non dovranmo insinuarsi nello stato passivo della società, come invece hanno già fatto poco meno di mille creditori (tra banche, fornitori, imprese, studi legali ed enti pubblici) in vista dell’udienza del 19 giugno a Milano davanti al giudice Laura De Simone. “Ora, come chiediamo da tempo – osserva Scarpa – si mettano in sicurezza gli impianti e l’ambiente per i lavoratori e per i cittadini e si affronti il piano per la ripartenza di cui attendiamo da giorni la convocazione da parte dei commissari, anche perché i livelli di produzione non sono mai stati così bassi. Il tempo passa e i soldi non bastano mai. Il tempo delle dichiarazioni – conclude – è scaduto”. (AGI)