di Patrizia Orofino
Prosegue, la vittoria della destra, in Europa e per le amministrative dei territori degli stati membri. Il distacco fra destra e sinistra, non è apocalittico, ma incisivo, se si pensa che, molti partiti di sinistra si sono presentati senza una coalizione consistente. Il PD in Italia guadagna numeri buoni e si avvicina a FdI del Presidente del Consiglio, Meloni, ma il problema che, ne emerge riguarda le micro scissioni della sinistra italiana che, perde consensi tra l’elettorato. Sappiamo perfettamente, che gli obbiettivi della nostra sinistra sono di rinnovamento, tuttavia anche la destra parla quasi della stessa cosa. Ma entrambi gli schieramenti, cosa intendono esattamente quando parlano di rinnovamento? Per la destra, tutto ciò che riguarda infrastrutture, economia, giustizia ed altro, principalmente; la sinistra le infrastrutture le vede si, come un’ opportunità di ammodernamento ma punta su argomenti lasciati in sospeso: diritti, pari opportunità di genere, immigrazione ed integrazione e tanto altro. Quindi la destra, è cattiva perchè non si occupa abbastanza dei temi cui la sinistra ha a cuore? Oppure l’elettore, è stanco e non si ritrova più nel modo di fare politica di sinistra dei leader che vi sono a capo in tutti i partiti rossi e semi rossi? Certo, è che una delle conseguenze di litigi e separazioni, tra partiti di centro sinistra, è proprio la cessione del voto ad altri partiti. Ci auguriamo che, i puristi di sinistra lavorino da oggi in poi a rimettere su, una coalizione pronta ad affrontare prossime elezioni future coesi e con la voglia di farsi ri votare dall’elettorato perduto.