Europa, ritorno alla povertà. Forse no. Meno spreco, scelta intelligente.


AMSTERDAM – Piccole dosi a poco prezzo è la soluzione pensata dal colosso anglo-tedesco Unilever che prevede un ritorno alla povertà diffusa in Europa come conseguenza della crisi dell’eurozona e per questo sta ripensando le sue strategie di marketing. Unilever raggruppa sotto di sé molti dei marchi più comuni, dai casalinghi, agli alimentari, all’igiene personale. Si va dalla maionese Calvè, al dado Knorr, ai gelati Algida, fino al sapone Dove o all’ammorbidente Coccolino. L’idea del colosso è di adattare le confezioni di shampoo e detersivi alle esigenze ridimensionate degli acquirenti. In Spagna sono già in vendita pacchetti di detersivo per cinque lavaggi. In Grecia si trovano purè di patate e maionese in dosi monouso.Il responsabile europeo per Unilever, Jan Zijderveld, in un’intervista al Financial Times Deutschland, ha fatto i conti in modo ineccepibile: “In Europa sta tornando la povertà. Se un consumatore in Spagna spende in media solo 17 euro per la spesa, allora è impensabile che gli possa vendere del detersivo per la metà del suo budget”. Ecco perché Unilever, che ha già la ricetta pronta, annuncia di voler applicare al Vecchio Continente le stesse strategie di marketing che ha utilizzato nei paesi emergenti dell’Asia. Come le bustine di shampoo a tre centesimi in Indonesia o il panino a 99 cent. di Mc Donald’s. Intercettare le necessità dei nuovi poveri, questa la previsione. Ma se in Asia questa strategia ha dato ottimi risultati, non è detto che funzioni anche qui: secondo Zijderveld “i mercati europei sono un po’ i giochi olimpici della distribuzione: i più difficili. Quelli che riescono qua, ce la faranno dappertutto”.