AGI – La sensazione è che poteva andare molto peggio e che, invece, il sorteggio di Nyon sia stato benevolo per Napoli, Roma e Milan, rappresentanti italiane ai sedicesimi di finale di Europa League. Per i giallorossi una trasferta nel nord del Portogallo, a Braga, contro una squadra insidiosa ma certamente dotata di un lignaggio inferiore rispetto a molti altri club presenti all’interno dell’urna.
È un ritorno al passato per l’allenatore Paulo Fonseca che ha guidato gli ‘arsenalistas’ (i colori sociali sono bianco e rosso e prendono ispirazione dalla squadra londinese dell’Arsenal) nel 2015-206 vincendo la Coppa di Portogallo e arrivando fino ai quarti di Europa League quando l’avventura fu interrotta dallo Shakhtar Donetsk.
Fu quel doppio confronto a convincere gli ucraini a strappare Fonseca al club lusitano, tappa direttamente precendente al trasferimento in Italia. In questa stagione il Braga, allenato da Carlos Carvalhal, è quarto in campionato dietro alle tre note corazzate, Sporting Lisbona, Benfica e Porto, ed è arrivato ai sedicesimi di finale come seconda del girone, ma a pari punti con il Leicester.
Il Milan, invece giocherà al “Marakana” di Belgrado contro la Stella Rossa. Un match che senza le limitazioni imposte dalla pandemia avrebbe tutto un altro sapore. Ma la bolgia che i serbi sanno creare durante partite simili resterà ancora una volta fuori dallo stadio. Stefano Pioli incrocerà Dejan Stankovic, oggi allenatore dei biancorossi, mentre i rossoneri dovranno guardarsi da Diego Falcinelli, bomber della squadra con sette in reti in campionato e due in Europa League.
Dalla Real Sociedad, domata nel girone, al Granada, ambiziosa esordiente in Europa League e sempre più desiderosa di diventare la vera mina vagante del torneo. Il destino del Napoli nella competizione passa ancora dalla Spagna, dai Paesi Baschi all’Andalusia. Il Granada occupa sorprendentemente la settima posizione in Liga, confermando le buone cose fatte nella passata stagione, e nel girone di qualificazione e’ arrivata alle spalle degli olandesi del Psv.
Tra le sue fila ci sono due vecchie conoscenze del campionato italiano, Gonalons (Roma) e Machis (Udinese), anche se nessuno dei due ha lasciato un ricordo indelebile in Serie A. La punta di diamante è il colombiano Luis Suarez, omonimo dell’attaccante uruguaiano dell’Atletico e del controverso esame d’italiano a Perugia. La chioccia del Granada è però Roberto Soldado, 36enne, una vita ai vertici del calcio europeo con le maglie di Real Madrid, Valencia, Tottenham e Villarreal, oltre che con quella delle furie rosse.
Vedi: Europa League, urne benevole per Milan, Roma e Napoli
Fonte: sport agi