Il 20 marzo, alle ore 22.24, il sole attraverserà l’equatore celeste, cioè la proiezione nel cielo dell’equatore terrestre, dando ufficialmente inizio alla primavera.
La declinazione di 0° renderà il Sole alto ben 48° sull’orizzonte per un osservatore di Roma a mezzogiorno, altezza destinata a salire fino a circa 72° al solstizio estivo. L’arco diurno sarà di 12 ore: la durata del giorno equivale quella della notte, ecco perchè tale giorno si identifica con Equinozio, per rimarcare l’equità tra giorno e notte.
Dal solstizio d’inverno, il sole sta progressivamente salendo, giorno dopo giorno, nel cielo, aumentando inoltre l’energia che il nostro emisfero riceve facendone aumentare la temperatura e innescando la rinascita delle piante e dei fiori: con il ritorno del Sole alle latitudini settentrionali inizia la primavera con il suo effondersi di profumi e colori.
Questo giorno è considerato molto importante dagli astronomi, tanto quelli antichi quanto quelli moderni, il momento esatto in cui il sole attraversa l’equatore celeste nel suo tratto ascendente, infatti viene considerato anche come il riferimento “0” delle coordinate astronomiche.
Se nelle mappe terrestri l’inizio della longitudine, ovvero il meridiano zero è quello che passa da Greenwich (l’osservatorio astronomico di Londra), in cielo è l’incrocio tra l’eclittica (il percorso apparente del sole) e l’equatore celeste.
Questo punto, per motivi storici viene anche chiamato come primo punto di ariete o punto Gamma. Il motivo è che all’epoca del grande astronomo Tolomeo, circa nel 200 d.c., l’equinozio avveniva nel segno dell’ariete il cui simbolo astronomico è tra l’altro molto simile alla lettera greca Gamma minuscola, da cui la similitudine.
L’equinozio di primavera, a causa della precessione (il lento movimento rotatorio dell’asse di rotazione terrestre attorno all’asse di rivoluzione), si è spostato nei secoli e cade nella costellazione dei Pesci. Questo fenomeno dovrebbe quindi essere un utile spunto di riflessione per gli appassionati di oroscopi ed astrologia. L’astrologia continua infatti a fare riferimento all’epoca tolemaica, quando il segno zodiacale dell’ariete incominciava al 21 marzo in corrispondenza dell’equinozio. Come è facile osservare, i nati nel periodo di marzo-aprile non sono realmente nati sotto le stelle del ariete bensì quelle dei pesci.
fonte@accademiadellestelle.org di Fabrizio Benetton