Eni: ok governo Uk fondi per trasporto e stoccaggio CO2

Cartelli con il logo di Eni esposti accanto a uno dei palazzi-uffici del gruppo a San Donato Milanese, 25 maggio 2021. Eni e A2a hanno firmato un accordo ventennale per la fornitura del calore che viene generato dal sito produttivo di Bolgiano di Enipower (società controllata al 100% da Eni) e che verrà utilizzato per alimentare la rete di teleriscaldamento di Milano. Grazie a questo accordo sarà possibile fornire alla rete di Milano calore cogenerato a basso impatto ambientale per circa 54 gigawattora all'anno, che equivalgono al fabbisogno medio annuo di circa 6.000 famiglie. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO


In linea con questa strategia, Eni ha raggiunto una posizione di leadership nel Regno Unito, dove oltre a essere l’operatore delle attività di trasporto e stoccaggio di CO2 del progetto HyNet ha un ruolo di primo piano anche nel progetto Bacton Thames Net Zero, che mira a decarbonizzazione il sud-est dell’Inghilterra e la regione del Tamigi. Nel Paese Eni ha una capacità totale di stoccaggio lordo di circa 1 Gton. Eni ritiene che la CCS svolgerà un ruolo cruciale nella transizione energetica e che possa diventare una linea strategica importante per lo sviluppo e la decarbonizzazione dell’azienda rappresentando una soluzione per ridurre le emissioni ma anche un’opportunità per generare valore, creando un nuovo business legato alla transizione. Eni ha consolidato un modello distintivo che le consente di sviluppare progetti CCS più efficienti in termini di costi e tempi di realizzazione facendo leva su tre elementi distintivi: l’ampio portafoglio di giacimenti di gas depletati, il riutilizzo di parte delle infrastrutture già esistenti, e il posizionamento degli asset in prossimità dei cluster industriali. Eni è un partner chiave nella transizione energetica del Regno Unito, dove la Società è presente lungo tutta la catena del valore dell’energia con una posizione di rilievo non solo nel settore CCS ma anche dell’eolico offshore, fino al potenziale sviluppo di progetti legati alla fusione magnetica, oltre all’intenzione di continuare a contribuire alla sicurezza energetica del Paese, tramite la business combination tra Eni UK e Ithaca Energy per le attività upstream. Queste attività consolidano il portafoglio strategico di Eni nel Regno Unito con un piano di investimenti focalizzato per oltre l’80% su attività decarbonizzate, perfettamente in linea con l’ambizione del Paese di essere leader globale nella transizione energetica. Il Segretario di Stato per la Sicurezza Energetica e Net Zero del Regno Unito, Ed Miliband, ha aggiunto: “Lunedì, si è conclusa l’era del carbone, una storia lunga 150 anni in questo paese. Oggi inizia una nuova era. Con questo finanziamento, apriamo la strada alla rivoluzione dell’energia pulita che ricostruirà i cuori industriali della Gran Bretagna. Sono orgoglioso di aver dato il via a questo settore nel 2009 e sono ancora più orgoglioso oggi di renderlo realtà. Questo finanziamento testimonia la forza di un governo attivo che lavora in collaborazione con le imprese per creare buoni posti di lavoro per le nostre comunità”.
L’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi, ha commentato: “La notizia di oggi rappresenta un passo importante verso la creazione di una nuova filiera di business legata alla transizione energetica. HyNet diventerà uno dei primi cluster a basse emissioni di CO2 al mondo e il progetto decarbonizzerà uno dei principali distretti industriali ad alta intensità energetica, promuovendo una crescita economica significativa in questa regione del Regno Unito. L’impegno condiviso oggi rappresenta una dimostrazione concreta di come i Governi e l’industria possono lavorare insieme per attuare politiche industriali efficienti e pragmatiche per accelerare la decarbonizzazione, e conferma il ruolo di Eni come partner chiave del Paese verso il Net Zero”. (AGI)