Elezioni killer in Indonesia, sono 296 gli scrutatori morti per la fatica


L’election day del 17 aprile in Indonesia ha lasciato tragici strascichi: è salito ad almeno 296 in numero degli scrutatori morti per sfinimento o cause legate in qualche modo all’enorme mole di lavoro e a 2.151 il numero delle persone che si sono ammalate dopo aver contato per oltre 24 ore schede nei più di 800 mila seggi, sui 7 milioni che hanno lavorato nella gigantesca macchina​ elettorale. Lo ha confermato la Commissione elettorale.     

Per la prima volta le autorità, anche per risparmiare, hanno accorpato le elezioni presidenziali con le legislative e le regionali. Hanno votato l’80 per cento dei 193 milioni di elettori. Numeri importanti che apparentemente hanno avuto effetti sugli scrutatori che, al contrario dei dipendenti pubblici, non vengono sottoposti a visite mediche prima dell’impegnativo sforzo, che consisteva anche in lavoro notturno.

La commissione elettorale dell’Indonesia prevede di risarcire le famiglie dei deceduti con 36 milioni di rupie, poco piu’ di 2.200 euro, l’equivalente a una paga di un anno al salario minimo, secondo il Nikkei Asian Review. I critici accusano il governo di non essere stato prudente nel combinare le elezioni e creare aspettative non realistiche per il personale temporaneo. Finora entrambi i principali candidati, il presidente Joko Widodo (in odore di riconferma) e l’oppositore Prabowo Subianto, hanno dichiarato la vittoria. La Commissione concluderà il conteggio dei voti e annuncerà i vincitori delle elezioni presidenziali e parlamentari il prossimo 22 maggio.​ 

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Fonte: estero agi