L’Ifo Business Climate è rimasto fermo a 89,3 punti a maggio come ad aprile e ben al di sotto delle previsioni di 90,4.


L’Ifo Business Climate è rimasto fermo a 89,3 punti a maggio come ad aprile e ben al di sotto delle previsioni di 90,4. Il sottoindice delle condizioni attuali è diminuito, ma le aspettative sono migliorate. Tuttavia, entrambi sono rimasti al di sotto delle stime.
C’è poi attesa per il Pce ‘core’ Usa di venerdì, la variabile di riferimento della Fed sull’inflazione, che dovrebbe restare stabile al 2,7% annuale, anche se il dato più importante sarà il tre mesi ‘core’ annualizzato, che misurerà il ‘momentum’ della crescita dei prezzi e che dovrebbe salire dello 0,2%, cioè leggermente meno rispetto allo 0,3% dei due mesi precedenti. Occhi anche sugli interventi in agenda di diversi membri del board della Fed, tra cui il governatore Michelle Bowman, il presidente della Fed di Cleveland Loretta Mester, il governatore Lisa Cook, il presidente della Fed di New York John Williams e collega di Atlanta Raphael Bostic.
Intanto il governatore della Boj, Kazuo Ueda, ha affermato che la banca del Giappone procederà con cautela con gli obiettivi di inflazione. Ueda ha detto che stimare accuratamente il tasso di interesse neutrale è particolarmente impegnativo in Giappone, dato il periodo prolungato di tassi di interesse a breve termine vicini allo zero negli ultimi tre decenni. “L’assenza di movimenti significativi dei tassi di interesse rappresenta un ostacolo considerevole nel valutare la risposta dell’economia alle variazioni dei tassi di interesse”, ha spiegato.
I mercati europei hanno chiuso in deciso rialzo, riducendo le perdite della settimana scorsa, grazie alle aspettative di un allentamento della stretta monetaria nell’area che hanno acquisito ulteriore slancio. Oggi giornata di scambi ridotti con le piazze del Regno Unito e degli Stati Uniti chiuse.
La Bce dovrebbe tagliare i tassi d’interesse la prossima settimana e la fiducia nella disinflazione espressa dal Consiglio direttivo ha aumentato le speranze degli investitori che la banca centrale possa continuare a ridurre i tassi nel terzo trimestre. A sostegno di una prospettiva ‘dovish’, l’indicatore Ifo sul clima economico in Germania, che è stato inferiore alle aspettative e ha interrotto tre mesi di aumenti. Inoltre, il capo economista della Bce, Philip Lane, parlando al Financial Times ha detto che la banca centrale è pronta a tagliare i tassi a giugno, ma che la politica deve continuare a essere restrittiva quest’anno. “A meno di grosse sorprese, in questo momento ci sono dati sufficienti per rimuovere il livello massimo di restrizione”, ha spiegato aggiungendo che però quest’anno i tassi resteranno comunque in territorio restrittivo vista la “pressione ancora significativa sui costi” derivante dalla rapida crescita dei salari che spinge al rialzo i prezzi dei servizi. (AGI)