AGI – Il Capodanno più caldo da oltre 100 anni. Con protagonista assoluto l’Anticiclone di matrice nord-africana, accompagnato da una massa d’aria estremamente mite.
Secondo Antonio Sanò, fondatore del sito ilmeteo.it, “scorrendo rapidamente negli annali della climatologia, è veramente difficile ritrovare negli ultimi 100 o 200 anni un Capodanno con valori termici così alti alla quota di 1500 metri: per convenzione si fa riferimento a questa quota per non avere influenze delle inversioni termiche e delle nebbie nelle valli e su pianure e coste e per avere, tutto sommato, una buona rappresentazione dell’atmosfera in un territorio ad orografia complessa come quella italiana caratterizzata da monti, colline e avvallamenti”.
Sul nostro Paese l’anomalia termica più ampia si osserva sulle Alpi, con temperature anche oltre i 10 gradi sopra la norma e lo zero termico vicino ai 4000 metri di quota nel settore occidentale. “I valori di temperatura piu’ elevati – prevedono gli esperti del sito meteo.it – saranno raggiunti soprattutto sul versante tirrenico e sulle isole maggiori con picchi su livelli primaverili, vicini ai 20 gradi”.
“Il poderoso anticiclone – si legge ancora – oltre a tenere lontane le perturbazioni, favorirà la formazione e la persistenza di nebbie o nubi basse sulle pianure del Nord e parte del Centro. In queste aree, a differenza delle zone soleggiate, le temperature diurne sono destinate a rimanere molto più contenute”.
Naturalmente queste condizioni di stabilità atmosferica previste per più giorni consecutivi non faranno altro che facilitare l’accumulo di inquinanti nei bassi strati atmosferici con conseguente peggioramento della qualita’ dell’aria, specialmente in Pianura Padana.
“L’attuale tendenza – si legge ancora sul sito – mostra un possibile cedimento dell’alta pressione a partire dal 3 gennaio con conseguente graduale ridimensionamento delle temperature e probabile transito di una perturbazione atlantica intorno a mercoledi’”, vigilia dell’Epifania.
Red
Source: agi