È morto John Madden, dal Super Bowl alla tv e ai videogame


AGI – L’ex allenatore della NFL John Madden, che ha guidato gli Oakland Raiders alla vittoria del Super Bowl nel 1976 prima d’intraprendere una carriera di successo nella trasmissione e di essere il pioniere di un franchising di videogiochi di successo, è morto ieri all’età di 85 anni.

Con la sua voce caratteristica e la sua personalità popolare, Madden è diventato un punto fermo delle trasmissioni NFL durante una carriera di commentatore lunga 30 anni iniziata nel 1979 e conclusa con il Super Bowl 43 nel febbraio 2009. Il successo di Madden come presentatore molto amato e, più tardi, il coinvolgimento come voce della serie di videogiochi di successo ‘Madden NFL’, ha fatto passare in secondo piano i suoi notevoli risultati come allenatore.

“Nessuno amava il football più di Coach”, ha detto il commissario della NFL Roger Goodell in una dichiarazione. “Lui era il football”.

La notizia della morte è stata data dalla stessa lega NFL che ha detto che Madden è morto “inaspettatamente” martedì mattina, ma non ha rivelato la causa della morte.

“Non ci sarà mai un altro John Madden, e saremo per sempre in debito con lui per tutto quello che ha fatto per rendere il football e la NFL quello che è oggi”, ha detto ancora Goodell. 

Nato il 10 aprile 1936, Madden è cresciuto in California e sembrava destinato a una carriera nel football dopo aver giocato per il suo liceo. Ma le sue speranze di una carriera professionistica finirono senza che giocasse una sola partita quando subì un secondo grave infortunio al ginocchio durante il suo primo training camp professionale, dopo essere stato draftato dai Philadelphia Eagles nel 1958.

A seguito dell’infortunio ha intrapreso la carriera di allenatore. Durante la riabilitazione post incidente, ha trascorso ore nella sala cinematografica a guardare partite in compagnia del quarterback degli Eagles, Norm Van Brocklin.

“È lì che ho imparato il football professionistico”, avrebbe detto Madden anni dopo. Dopo diversi anni di coaching nel football universitario, fu assunto come allenatore di linebackers dal proprietario di Oakland, Al Davis nel 1967.

Due anni dopo, sarebbe diventato il più giovane capo allenatore nella storia della NFL a quel tempo, all’età di 32 anni e 10 mesi.

Tuttavia, malgrado Madden avesse fatto diventare i Raiders una squadra molto forte, le sue prime sette stagioni come capo allenatore furono costellate da sconfitte: i Raiders persero cinque AFC Championship in durante quel periodo.

La maledizione fu sfatata in modo spettacolare nel 1976 quando, dopo una stagione regolare 13-1, i suoi Raiders guidati da quarterback Ken “Snake” Stabler vinsero 32-14 il Super Bowl contro i Minnesota Vikings. Dopo aver sfatato il taboo, Madden appena 40enne, sembrava pronto a vincere molti altri campionati. Ma due anni dopo, dando la colpa alla stanchezza e alla cattiva salute dovuta a un’ulcera allo stomaco, si allontanò dallo sport professionistico.

“Ho dato tutto quello che avevo e non ho più niente”, spiegò un Madden in lacrime in un annuncio che scioccò la NFL. “Mi ritiro dall’attività di allenatore di football e non ho intenzione di allenare mai più nella mia vita. Sono un Oakland Raider, e sarò sempre un Oakland Raider”.

Non passò molto tempo, però, prima che Madden trovasse una nuova vocazione. Assunto dalla CBS come commentatore per fare il ‘colore’, dimostro’ di essere un fenomeno nella cabina tv.

Alla fine avrebbe lavorato per tutte e quattro le reti principali – CBS, Fox, ABC e NBC – in una fase in cui guadagnava piu’ di qualsiasi giocatore della NFL.

“Se questa squadra non mette punti sul tabellone, non vedo come possa vincere” doveva diventare il suo biglietto da visita.

Lo stile caratteristico di Madden lo ha reso la scelta logica come figura dell’unico videogioco NFL ufficialmente autorizzato, “John Madden Football”, lanciato nel 1988. Il gioco, che in seguito sarebbe stato conosciuto semplicemente come “Madden NFL” e aggiornato ogni anno, sarebbe diventato uno dei videogiochi più venduti di tutti i tempi – generando miliardi di dollari di vendite – ed enormemente popolare tra i fan e i giocatori della NFL. 

Source: agi