Secondo il Comune l’abitazione principale del detenuto (quella su cui avrebbe diritto all’esenzione della prima rata) è in via Cristina di Belgioioso 120, ovvero l’indirizzo del carcere, dunque le altre due abitazioni sono soggette a tassazione come seconda e terza casa. L’uomo, si sarebbe rivolto “all’ufficio del Garante lombardo dei carcerati, Donato Giordano”, spiegando che “non vanta un diritto reale sulla cella – come previsto dall’articolo 13 del decreto legislativo 201/2011 – che quindi non può essere la sua dimora abituale”.