New York, 9 nov. – Colpi bassi, momenti di tensione, avversari dipinti come “Dick Cheney con i tacchi” e un “sei una canaglia” sibilato sul palco. Il terzo duello tv tra candidati repubblicani alle primarie non ha deluso nei toni, ma non ha probabilmente spostato gli equilibri nel fronte conservatore: il vincitore non era lì, ma impegnato in un comizio a trenta chilometri di distanza: Donald Trump. Ancora lui. Il tycoon, assente anche al terzo dibattito televisivo, ha parlato ai suoi elettori a Hialeha, a mezz’ora di auto di distanza da Miami dove si sono sfidati Ron DeSantis, Nikki Haley, Tim Scott, Chris Christie e Vivek Ramaswamy. Trump continua a disertare i duelli e a guidare i sondaggi. L’appuntamento di Miami doveva servire a capire chi, tra l’ex ambasciatrice Usa all’Onu Haley, in grande ascesa, e il governatore della Florida DeSantis, crollato nei sondaggi, avrebbe staccato gli altri e conservato una chance. Alla fine hanno dominato la scena, assieme all’imprenditore di origine indiana Ramaswamy, mentre l’ex governatore del New Jersey Christie e il senatore Scott sono destinati a uscire presto dalla corsa. DeSantis ha giocato tutte le carte dell’estremismo, nel tentativo di non apparire la copia di Trump, ma è stata dura. Sui migranti DeSantis ha promesso di mandare i soldati al confine con il Messico, mentre a trenta chilometri di distanza Trump è andato oltre, assicurando la “più grande deportazione domestica nella storia americana”. DeSantis ha promesso che farà “sparare ai trafficanti di fentanyl”, mentre Ramaswamy ha proposto la costruzione di un muro al confine con il Canada. Ma il pugno duro sul narcotraffico è da sempre tra gli slogan di Trump.
Se i candidati hanno attaccato il tycoon per aver disertato il duello, lui li ha llquidati con parole che hanno scatenato l’entusiasmo della base: “E’ giunto il momento per i repubblicani di smetterla di sprecare tempo e denaro per spingere gente debole e inefficace che nessuno voterà”. Per il resto, nelle due ore di scontro in tv i rivali di Trump hanno lanciato messaggi duri e uniformi ad Hamas, ribadendo il sostegno pieno a Israele. “Se io fossi presidente – ha spiegato DeSantis – direi a Bibi (il premier israeliano Benjamin Netanyahu, ndr) finisci il tuo lavoro una volta per tutte con questi macellai di Hamas, sono terroristi”. Haley ha attaccato Biden per aver fatto pressione su Israele perché accettasse la pausa umanitaria. “L’ultima cosa di cui abbiamo bisogno – ha commentato – è dire a Israele quello che deve fare”. La campagna di Biden ha risposto alle accuse, accusando i cinque candidati di “aver abbracciato l’agenda estremista e perdente di Trump”, inclusa la linea anti-abortista, che ha aiutato i Democratici a uscire vincente dall’Election Day di martedì. “Normalmente – ha commentato la manager della campagna, Julie Chavez Rodriguez – dopo che hai perso ti prendi un momento per riflettere e correggere. Ma il Partito repubblicano trumpiano ha raddoppiato la sua agenda, nonostante sia stata bocciata in tutto il Paese”.
Ma torniamo al duello tv, che ha registrato due momenti di scontro duro. Il primo quando Ramaswamy ha detto ironicamente, rivolto alla platea, “volete un leader di una nuova generaizone che mette il Paese davanti a tutto o volete una Dick Cheney sui tacchi, e in questo caso ne abbiamo due sul palco stasera”. DeSantis, accusato di recente di usare tacchi rialzanti, non ha risposto. L’ex ambasciatrice, invece, ha ribattuto: “Vorrei precisare intanto che non indosso i tacchi a meno che non sia costretta a correrci. La seconda cosa è che li indosso non per moda ma perché sono un’arma”. Tra i due c’è stato un secondo botta e risposta, stavolta molto più pesante. Parlando di cosa farebbero i candidati per limitare la piattaforma cinese TikTok, accusata di creare dipendenza in milioni di giovani, Ramaswamy si è rivolto a Haley e le ha detto: “Nell’ultimo dibattito mi hai preso in giro per essermi iscritto a TikTok mentre tua figlia utilizzava l’app da tempo. Quindi potresti prenderti cura prima della tua famiglia”. Haley ha risposto: “Lascia mia figlia fuori dalla tua bocca”. E mentre l’avversario continuava a parlare, lei ha sibiliato un “sei solo una canaglia”. Al netto di tutto, il messaggio che ha aperto nuovi scenari è stato quello lanciato da Ramaswamy nel campo avversario. “Joe Biden – ha detto, nell’intervento finale – deve farsi da parte, i democratici devono uscire allo scoperto e dirci chi è il vero candidato, se Michelle Obama o Gavin Newsom”, cioè il governatore della California dato in ascesa tra i Democratici e che a fine mese parteciperà a un insolito duello tv sulla Fox. A sfidarlo sarà uno di quelli di scena a Miami: DeSantis. Un governatore che sfida un candidato alle presidenziali. Non si era mai visto, ma forse, come sospetta Ramaswamy, potrebbe non essere un caso.