Dubai paga il conto di un capodanno sfrenato. Contagi alle stelle


AGI – Meta di vacanza a Capodanno, oasi nel deserto per i turisti in fuga dalle rigide chiusure anti-Covid nel resto del mondo: Dubai, dopo aver resistito alle restrizioni che avrebbero messo a dura prova la sua economia, registra ora però una impennata di casi di coronavirus. Le autorità avevano imposto l’uso delle mascherine all’aperto, ma in città ha prevalso un senso di normalità. Gruppi musicali, ballerini e dj hanno continuato a esibirsi in bar e club.

Gli Emirati Arabi hanno visto crescere la loro economia e le prenotazioni negli hotel a dicembre sono aumentate di oltre il 70%, avvicinandosi a quelli dei periodi di vacanza del 2019. L’aeroporto di Dubai ha accolto oltre 70 mila viaggiatori solo per il fine settimana di Capodanno. Ma Gli Emirati Arabi Uniti hanno un nuovo record di infezioni per il decimo giorno consecutivo, con 3.529 casi registrati.

Le autorità non diffondono dati sulla localizzazione dei contagi, ma dall’inizio della pandemia hanno registrato oltre 267 mila infezioni e 766 morti. Il governo è stato quindi costretto a intervenire e ha annunciato la sospensione immediata di tutti gli spettacoli dal vivo in hotel e ristoranti, e lo stop agli interventi chirurgici non urgenti negli ospedali per dare la precedenza ai pazienti Covid.

Il Regno Unito e Israele che avevano inviato i loro cittadini a Dubai durante le vacanze invernali hanno chiuso all’emirato. Fino a qualche giorno fa il governo insisteva con forza sul fatto che la situazione fosse sotto controllo. Ma poi ha rivelato di aver constatato più di 200 violazioni delle linee guida sul Covid-19 e chiuso 20 attività nelle ultime settimane.

Non è chiaro ancora se le restrizioni si estenderanno alle feste e ai matrimoni, che hanno un limite di 200 partecipanti. Intanto il governo ha lanciato la seconda campagna di vaccinazione più veloce al mondo, seconda solo a Israele. Le autorità hanno dato il via libera all’uso del vaccino prodotto dalla statale cinese Sinopharm per tutti le persone con più di 16 anni di età. 

È stato anche approvato il vaccino Sputnik V della Russia per l’uso di emergenza, mentre altri Stati si sono mostrati scettici sui vaccini cinesi e russi per la carenza di dati affidabili. Gli Emirati utilizzano anche il vaccino Pfizer-BioNTech, che ha un tasso di efficacia di circa il 95%.

Intanto il Paese si sta prepara ad ospitare Expo 2020 il prossimo ottobre. Lo stato del Golfo però si è posto l’obiettivo di vaccinare entro la fine di marzo oltre il 50% dei suoi circa 9 milioni di abitanti, la maggioranza dei quali vive all’estero. 

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Fonte: estero agi