Draghi: taglio al cuneo e raddoppio sgravi contributivi. Il piano salari


Taglio al cuneo di 200 euro fino al termine dell’anno. Il piano Draghi per i salari
Il governo Draghi si prepara a mettere in atto misure emergenziali sui salari. Il piano lo spiega Repubblica nel dettaglio: “Raddoppiare lo sconto contributivo introdotto dalla legge di bilancio per 13,8 milioni di italiani, lavoratori dipendenti con redditi fino a 35 mila euro. È l’ipotesi su cui lavora il governo per ridare fiato ai salari erosi dall’inflazione tagliando il cuneo fiscale, ovvero la differenza tra retribuzione lorda e netta, a livelli record in Italia tra i Paesi Ocse. La misura era prevista come temporanea per il solo 2022. E come tale resterebbe anche questo secondo intervento, per una spesa tutto sommato contenuta attorno a 750 milioni per sei mesi, da luglio a dicembre”.

Come spiega Repubblica, “lo sgravio salirebbe dallo 0,8% all’1,6%, generando un beneficio totale per un reddito da lavoro di 30mila euro lordi annui di 223 euro nel 2022, tra primo e secondo taglio. A questo si aggiunge il bonus da 200 euro una tantum di luglio (anche quello vincolato ai redditi fino a 35mila euro). Oltre agli sconti sulle bollette di luce e gas e sulle accise della benzina che verrebbero prorogati da un nuovo decreto aiuti da varare nelle prossime settimane, forse agli inizi di luglio”.

E poi, spiega sempre Repubblica, c’è “l’ipotesi di ricorrere ancora – come fatto per due volte – alla tassa sugli extraprofitti incassati da 11 mila società energetiche, nei calcoli dell’Ufficio parlamentare di bilancio, per il rialzo di petrolio e gas. Extraprofitti che ammontano, per il governo, a 42 miliardi. Se la tassa salisse dal 25 al 30%, verrebbero recuperati altri 2 miliardi da aggiungere ai 10,5 miliardi già usati, ad esempio, per finanziare il bonus da 200 euro di luglio, costato 6,5 miliardi”.