AGI – Il suo ritorno in Italia si è fatto attendere e finalmente, dopo sette anni dal suo ultimo tour live, torna quest’estate Paolo Nutini con un tour che andrà a toccare diverse città della penisola: il 15 luglio a Gardone Riviera (Bs) al Festival del Vittoriale Tener-A-Mente, il 16 luglio a Pistoia al Pistoia Blues Festival, il 19 luglio a Roma all’Auditorium Roma Summer Fest, il 20 luglio a Bologna al Sequoie Music Park, il 22 luglio a Servigliano (Fm) al Nosound Fest, il 23 luglio a Trani (Bat) in Piazza Duomo, il 25 luglio a Caserta al Belvedere di San Leucio e per finire il 27 luglio a Taormina al Teatro Antico.
Dalle origini toscane, il percorso di Paolo Nutini è iniziato da poco più che maggiorenne nel 2006 con l’album d’esordio “These Streets”, che contiene hit come “Last Request”, “Jenny Don’t Be Hasty”, “New Shoes”, inaugura il percorso musicale del cantautore scozzese, mischiando un suono rock con ballate romantiche. Il disco ha venduto complessivamente oltre 2 milioni di coppie, ottenendo il Doppio Disco di Platino nel regno Unito, registrando quattro singoli nella Top 40.
Nel 2009 esce poi il secondo album “Sunny Side Up”, preceduto dal singolo “Candy”, dal sound meno rock, rispetto al precedente, ma più funk. L’album ha esordito al primo posto nella classifica del Regno Unito, vincendo anche agli Ivor Novello Awards per “Il Miglior Album”. In Italia ha conquistato la posizione numero 12 della classifica dedicata agli album più venduti ed è stato certificato disco d’oro.
Nel 2014 il suo ultimo album “Caustic Love”, arrivato alla #1 in Irlanda, Scozia, Svizzera e Regno Unito, punta dritto al cuore con un mix inebriante di soul e di funk, come ben dimostra il primo singolo “Scream (Funk Up My Life)”. In Gran Bretagna “Caustic Love” è stato il primo album del 2014 a sfondare il tetto delle 100 mila copie vendute, rimanendo al #1 della classifica per tre settimane consecutive e raggiunse anche la certificazione di Disco d’Oro in Italia.
Il cantautore scozzese ha una passione per il soul e i suoni vintage: tratto distintivo e inconfondibile è sicuramente la sua voce bassa e roca ma piena di passione e grinta, un sound carico di funk, blues e canzoni anticonformiste, che spesso prendono direzioni musicali imprevedibili.
Source: agi