È il giorno 11 febbraio 1990, una data storica, perché dopo 27 anni di prigionia viene finalmente liberato Nelson Rolihlahla Mandela (nato il 18 luglio 1918 a Mvezo), detto anche Madiba, uomo simbolo della lotta contro la massima espressione dell’odio razzista dei bianchi nello stato del Sudafrica nei confronti dei neri, la cosiddetta Apartheid, attuata dal “Nasionale Party”, ovvero il Partito Nazionale, dall’anno 1948 fino al 1994. Il giovane Mandela, è un ribelle, tanto che da adolescente fugge a Johannesburg per evitare un matrimonio combinato dai genitori, e dopo aver frequentato la scuola metodista, decide di iscriversi all’Università di Fort Hare , per proseguire poi gli studi in legge all’Università del Witwatersrand. Qui entra in contatto con i militanti dell’ African National Congress. Nell’anno 1955, Mandela apre uno studio legale per aiutare i neri e l’anno successivo viene arrestato e accusato di tradimento insieme ad altre 150 persone. Tutti vengono assolti dopo 5 anni. All’inizio del 1960, Nelson Mandela abbraccia la lotta armata in seguito al “Massacro di Shaperville”, giorno in cui la polizia spara e uccide 69 membri dell’African National Congress durante una manifestazione pacifica. Un fatto che segna decisamente la vita del futuro presidente del Sudafrica. Successivamente il movimento politico di cui fa parte viene dichiarato fuori legge e da qui cominciano i guai per Mandela e per i suoi sostenitori, considerati dal governo sudafricano terroristi, traditori, sabotatori e criminali. Così, in seguito ad un nuovo arresto, durante il processo di Rivonia del 20 aprile 1964, Mandela e i suoi collaboratori vengono tutti condannati all’ ergastolo da scontare nella prigione di Robben Island. Durano anni le numerose proteste in suo favore da parte di persone che chiedono la sua liberazione, e finalmente, l’11 febbraio del 1990, l’allora presidente del Sudafrica Frederik Willem de Klerk ordina la scarcerazione di Nelson Mandela, ponendo fine all’Apartheid e all’ illegalità dell’African National Congress. Nelson Mandela e de Klerk ricevono il premio Nobel per la pace, e alle prime elezioni interrazziali dell’anno 1994, il 10 maggio, ricordate anche come le prime vere elezioni nel paese, Nelson Mandela viene eletto Presidente del Sudafrica, decidendo di restare in carica per un solo mandato. Una storia a lieto fine che termina il giorno 5 dicembre del 2013, quando da uomo libero e dopo una vita passata in prigione, Nelson Mandela muore nella sua casa di Johannesburg.
Fonte: Focus on Africa