Donzelli: scontro magistratura? No, alcuni singoli politicizzati


«Non c’è uno scontro con la magistratura, ci sono alcuni magistrati singoli, politicizzati, che si scontrano con la nostra volontà di riformare la giustizia. Non a caso, il magistrato Patarnello nella sua chat diceva che andava fermata Meloni in una discussione che partiva dai migranti e ma arrivava al nodo della riforma della giustizia. I migranti diventanti strumento di lotta». A fare così il punto della situazione, intervistato dal Corriere della Sera, è Giovanni Donzelli. Il responsabile Organizzazione FdI rileva che «il clima è agitato non per noi ma per chi non si è rassegnato al fatto che Giorgia Meloni ha vinto le elezioni, governa e lo fa bene», anche se “per la sinistra va tutto male”. “Una sinistra – riprende – che arriva perfino a proporre al Parlamento europeo una procedura di infrazione contro il proprio Paese, una cosa mai vista, gravissima». “La verità è che il governo lavora in modo sereno, determinato e proficuo. Chi sperava in un’Italia che con Meloni sarebbe finita nel pantano è rimasto deluso. Si rassegnino – manda a dire – governeremo, e bene, per 5 anni». Si torna alla giustizia: “Ripeto, c’è una parte della magistratura che interpreta politicamente il proprio ruolo. Noi andremo avanti con la riforma della giustizia anche per salvaguardare proprio la terzietà dei tanti giudici che non sono politicizzati e fanno bene il loro lavoro». «Io – ragiona ancora il deputato FdI – non parlo di torti e ragioni, parlo del diritto di un governo di portare avanti le riforme che ha promesso e per il quale è stato votato. Noi siamo contro le occupazioni abusive, la Salis no: se le prossime elezioni le vincerà la Salis, farà leggi favorevoli all’occupazione delle case. Intanto in questi ultimi due anni con noi al governo sono state sgomberate 2.800 case occupate. Ora al governo ci siamo noi e abbiamo promesso il contrasto all’immigrazione clandestina, lo stiamo facendo con ottimi risultati e continueremo a farlo”.
A chi gli domanda se la maggioranza paventi una sorta di complotto tra opposizione e giudici, in Italia e in Europa, Donzelli dice: “Non lo so, non faccio il retroscenista. So che vogliamo procedere con la nostra linea politica. Ascolteremo tutti ma poi prenderemo le nostre decisioni, per il bene dell’Italia che ha bisogno di riforme. Vale per la giustiziacome per il Fisco. Non ci faremo impantanare”. (AGI)