AGI – Mancava solo l’Air Force One. Per il resto sembrava di essere tornati indietro nel tempo, al 2020, alla campagna presidenziale, quando ai comizi di Donald Trump accorrevano in migliaia, pur nel pieno della pandemia. A Wellington, nell’Ohio, per il primo MAGA rally post-presidenziale, i fan lo aspettano per ore sotto il sole, ammassati al caldo. Lui, seguendo il solito copione, si presenta in ritardo, al tramonto, cappellino rosso in mano pendant con la cravatta, abito scuro, camicia bianca e ciuffo d’ordinanza. Saluta, sorride, e sale sul palco sulle note di Lee Greenwood (“God Bless America”).
Pur essendo stato bandito dai social per l’attacco al Congresso del 6 gennaio, The Donald, da quando ha lasciato la Casa Bianca, è rimasto tutt’altro che silente, ha rilasciato interviste, diffuso comunicati, è intervenuto a importanti raduni del Grand Old Party. Ma quello di Wellington, è il primo MAGA rally, segna il ritorno di Trump nell’ambiente che gli è più congeniale, i mega raduni di massa, il contatto diretto con i suoi ultrà. Il format è sempre lo stesso, lo show è Donald Trump e il suo spettacolo è sold-out.
Per l’ex capo della Casa Bianca la campagna elettorale è già partita: “Ci riprenderemo Camera e Senato”, “vinceremo nel 2022 e nel 2024”, “Joe Biden sta distruggendo la nazione sotto i nostri occhi”, “ci riprenderemo l’America e lo faremo”.
Per cominciare chiede di cacciare i repubblicani che hanno votato a favore del suo secondo impeachment alla Camera per incitamento all’insurrezione (10 deputati piu’ la senatrice Lisa Murkowski), farà campagna contro ciascuno di loro. A Wellington nel mirino c’è il deputato Anthony Gonzalez (“un repubblicano fake”).
Trump sostiene Max Miller, suo ex advisor che ha lanciato la sfida a Gonzalez alle primarie Gop del prossimo anno in vista del ‘midterm’. Trump si cimenta nel grande classico del suo repertorio, la retorica contro l’immigrazione clandestina (“Avevamo lasciato alla nuova amministrazione la frontiera meridionale più sicura di sempre” ma “la stanno deliberatamente e sistematicamente smantellando”) e recita, ancora una volta, “The Snake”, paragonando i clandestini al serpente (della poesia) che una donna accoglie in casa per salvarlo dal freddo e questo la uccide mordendola.
Attacca Kamala Harris (“Il vostro vice presidente è andata alla frontiera per un semplice ragione, perché io ho annunciato che ci sarei andato”). Rivendica di essere stato lui a ottenere i vaccini contro il Covid “a tempo di record” e di aver sostenuto fin dal primo giorno che il virus arrivava da Wuhan. Accusa Biden di inchinarsi “davanti ai nemici”, Cina, Iran, “davanti a tutti”.
Dichiara di vergognarsi della Corte Suprema (dove ha nominato 3 giudici conservatori, Neil Gorsuch, Brett Kavanaugh, Amy Coney Barrett,), rea di non essere intervenuta per ‘rettificare’ il risultato delle presidenziali, “la frode del secolo”, contro la quale non smetterà mai di combattere (“Abbiamo vinto 2 elezioni, dovremo vincere anche la terza”).
Secondo un sondaggio Reuters/Ipsos, il 53% dei repubblicani è convinto che Trump abbia vinto le elezioni nel 2020. Trump non ha la minima intenzione di farsi da parte. (“Il nostro movimento non è finito, è solo all’inizio, siamo un movimento, una famiglia, una gloriosa nazione davanti a Dio. Renderemo l’America di nuovo potente, di nuovo ricca, di nuovo forte, di nuovo orgogliosa, di nuovo sicura, renderemo l’America di nuovo grande”).
Parla per oltre un’ora, si congeda sulle note di YMCA, accenna al balletto. Tutto già visto, tutto già sentito ma lo show fa il tutto esaurito. Non ha deciso se si ricandiderà nel 2024 ma il suo pubblico non ha dubbi, vuole il bis (alla Casa Bianca).
Source: agi