Dolci natalizi, si risparmia sulla quantità non sulla qualità


I consumatori, pur di mettere a tavola i dolci natalizi, risparmieranno sulle quantità, magari prediligendo i prodotti da mezzo chilo, ma non sulla qualità.
Accanto alla versione classica, si moltiplicano le versioni creative con ingredienti salati”. A prevederlo, per queste feste di Natale, è Aibi, Associazione Italiana bakery ingredients, che rappresenta le aziende dell’ingredientistica per pane, pizza e pasticceria all’interno di Assitol (Associazione Italiana dell’Industria olearia). Secondo l’analisi di Aibi il panettone, “dolce per eccellenza”, trova nuovi spazi di consumo”, il pandoro torna ad essere protagonista. L’associazione ricorda che lo scorso anno i dolci da ricorrenza hanno conquistato il terzo posto nella classifica dei ricavi nella panificazione, piazzandosi subito dopo pane e pizza e producendo il 10% circa delle entrate per gli artigiani. “I due terzi del mercato del panettone sono rappresentati – secondo Aibi – dalla ricetta classica, nella versione lombarda, quindi alta e con i canditi, e in quella piemontese, più bassa e con la glassa”.
“Tuttavia – evidenzia l’associazione – le generazioni più giovani prediligono le varianti speciali: cioccolato, frutta secca, crema. Pomodori, peperoncino, mozzarella, formaggi stagionati, salumi, peperoni “sono invece alcuni degli estrosi abbinamenti del “nuovo panettone” teso a provocare un impatto gustativo forte. La ricerca di mercato sottolinea che il pandoro piace tradizionale e si conferma- come commenta il presidente Alberto Molinari si Aibi -. old style” ma cioccolato, caramello e frutti di bosco entrano sempre più spesso nella sua ricetta, allo scopo di regalare una ‘pandoro experience’ più originale”.