Diventa rimborsabile lo spray salvavita in caso di crisi ipoglicemica


AGI – Un ‘puff’ nel naso e la vita è salva: in caso di ipoglicemia severa, il glucagone spray è il primo e unico farmaco che con un gesto semplicissimo offre una soluzione immediata ed efficace al calo repentino ed eccessivo della glicemia nelle persone con diabete. Da oggi, questo farmaco salvavita è anche del tutto gratuito per i pazienti: l’Agenzia Italiana del Farmaco ha infatti appena approvato la rimborsabilità completa del glucagone nasale per le persone con diabete.

I pazienti potranno finalmente tirare un sospiro di sollievo e d’ora in poi temere un poco di meno una delle complicanze più pericolose e diffuse della malattia, grazie a uno spray salvavita il cui utilizzo è a prova di errore per chiunque e che può essere tenuto sempre a portata di mano perché non richiede particolari precauzioni nella conservazione.

“Quando una persona con diabete va incontro a un episodio di ipoglicemia grave, con la perdita di coscienza, non c’è tempo da perdere”, spiega Paolo Di Bartolo, presidente dell’Associazione Italiana Medici Diabetologi e direttore della Rete Clinica di Diabetologia dell’AUSL della Romagna.

Non potendo somministrare zuccheri per bocca, è necessario che un’altra persona intervenga subito con il glucagone, l’ormone antagonista dell’insulina che stimola il fegato a rilasciare e produrre glucosio riportando rapidamente la glicemia nella norma. Fino allo scorso anno il glucagone era disponibile solo per iniezione intramuscolare – ricorda Di Bartolo – ed era perciò necessaria la presenza di qualcuno in grado di somministrarlo; un anno fa è arrivato anche nel nostro Paese il glucagone in formulazione spray per via nasale, una polvere che non deve essere neppure inalata visto che può essere utilizzata anche su pazienti incoscienti. Basta un puff in una narice per ottenere l’effetto. Consentire l’accesso gratuito a questo farmaco, che può essere letteralmente un’ancora di salvezza per i pazienti, è un importantissimo passo avanti per restituire sicurezza ai pazienti e conseguentemente migliorarne la qualità della vita”.

Emanuele Bosi, direttore del Centro di Diabetologia e professore di Medicina Interna dell’Università Vita Salute dell’Ospedale San Raffaele di Milano, precisa che “l’improvviso calo della glicemia al di sotto del valore di 54 mg/ml, che rappresenta la soglia per intervenire al fine di correggere l’ipoglicemia e prevenirne le conseguenze, è un’emergenza imprevedibile che ogni anno riguarda molti pazienti, in particolare quelli in terapia con insulina, nei bambini, negli adolescenti e più in generale in tutte le persone con diabete di tipo 1, soprattutto di lunga durata, il rischio di ipoglicemia riguarda tutti, fino ad oltre il 40% dei pazienti colpiti almeno una volta all’anno. Inoltre, anche se meno frequenti (fino al 25%), episodi di ipoglicemia sono possibili anche in pazienti con il diabete di tipo 2, sempre in terapia con insulina. Per tutte queste persone – sottolinea Bosi – l’ipoglicemia è una spada di Damocle che incombe e che non fa dormire notti tranquille: infatti, per riprendersi da una crisi è spesso necessaria l’assistenza di un’altra persona, mentre in assenza di soccorsi si può andare incontro alla perdita dello stato di coscienza e addirittura alla morte”.

Claudio Maffeis, presidente SIEDP, Società italiana endocrinologia e diabetologia pediatrica e direttore del Centro Regionale di Diabetologia Pediatrica dell’AOUI di Verona, ribadisce che “avere sempre con sé un farmaco salvavita e maneggevole dà sicurezza a chi ha il diabete: nel caso di perdita di coscienza per colpa della glicemia troppo bassa, chiunque può intervenire e spruzzare il farmaco spray nel naso al paziente e quindi offrire un soccorso adeguato e tempestivo. L’utilizzo del glucagone spray è infatti a prova di errore e consente di superare anche una crisi ipoglicemica grave in pochi minuti. Approvato per l’uso al di sopra dei 4 anni d’età, è un prodotto molto maneggevole e pronto all’uso che richiede soltanto la somministrazione in una narice, perché la polvere entra in circolo senza bisogno di essere aspirata e non ci sono aggiustamenti di dosaggio da fare: inoltre – conclude Maffeis -lo spray non risente degli sbalzi di temperatura come accade con il glucagone da iniettare e può essere portato sempre con sé. Aver consentito un accesso gratuito a questa ‘assicurazione sulla vita’ è fondamentale per i pazienti, che avranno quindi libero accesso a una terapia così essenziale”. 

Source: agi