I dati relativi all’anno passato evidenziano un minore incasso del 71% rispetto al 2019. Una leggera ripresa si è registrata nel periodo prenatalizio, prima del riaggravarsi dell’emergenza sanitaria e dell’introduzione delle nuove misure restrittive
Fonte: AGI
In Italia nel 2021 le sale hanno registrato un incasso complessivo di circa 170 milioni di euro per un numero di presenze pari a 25 milioni di biglietti venduti
In un mercato fortemente condizionato dall’emergenza sanitaria, che ha imposto la chiusura delle sale per 4 mesi (da inizio gennaio a fine aprile) e il cui nuovo aggravarsi ha avuto un impatto sui risultati di Box Office durante le festività di fine anno, in Italia nel 2021 i cinema hanno registrato un incasso complessivo di circa 170 milioni di euro per un numero di presenze pari a 25 milioni di biglietti venduti.
Si tratta di un risultato leggermente inferiore a quello del 2020 (-7% incassi e -11% presenze) che aveva tuttavia beneficiato di uno dei migliori avvii di sempre in condizioni di mercato pre-pandemiche, e di un decremento del 71% degli incassi e del 73% delle presenze rispetto alla media del triennio 2017-2018-2019. È quanto si legge in un comunicato diffuso a fine anno da Cinetel, società partecipata pariteticamente dall’Associazione nazionale esercenti cinema (Anec) e da Anica che cura quotidianamente la raccolta degli incassi e delle presenze dei cinema in Italia.
Se si considerano però correttamente solo i dati sul periodo maggio-dicembre, prosegue la nota, i mesi in cui le sale cinematografiche sono state riaperte, il mercato ha registrato invece rispettivamente circa il 51% e il 53% in meno rispetto alla media del periodo 2017-2018-2019 (è opportuno ricordare che nel 2020 le sale sono state chiuse da fine ottobre in poi e quindi non è stato possibile considerare questo anno nella media). È necessario ricordare infatti che le sale quest’anno hanno potuto riaprire solamente a partire dal 26 aprile, in un contesto di sostanziali restrizioni all’accesso come il ‘coprifuoco’ e il distanziamento in sala, sino all’introduzione del “green pass” ad agosto, del “super green pass” e delle ulteriori norme introdotte a ridosso delle festività natalizie.
Ciò nonostante, la graduale e costante riapertura delle sale cinematografiche, stabilmente oltre il 90% a partire dal mese di agosto, e il crescendo di prodotto nazionale e internazionale offerto sul mercato, hanno dato vita a un trend di crescita mese su mese, rispetto al triennio 2017-2018-2019, che dall’iniziale -87% ha portato il mercato a recuperare e a ridurre la differenza con percentuali inferiori al 40% tra ottobre e novembre, fino al fine settimana antecedente al Natale che, pur in negativo, ha segnato la migliore differenza (-10,7%) rispetto allo stesso periodo del 2019, a dimostrazione della capacità dell’intero settore di recuperare e ripartire, prima del ri-aggravarsi dell’emergenza sanitaria e dell’introduzione delle nuove misure restrittive.