Dialogo e cessate il fuoco, il piano di pace cinese

Nella comunità di Kutsurub della regione di Mykolaiv, due persone sono state uccise e tre sono rimaste ferite, tra cui un bambino di 7 anni, a seguito del bombardamento questa mattina da parte delle forze russe. Lo riferisce Ukrinform, citando una comunicazione via Telegram del capo dell'amministrazione militare regionale di Mykolaiv, Vitaly Kim ."Un uomo e una donna nati nel 1978 e nel 1980 sono morti a seguito del bombardamento nemico questa mattina dell'insediamento della comunità di Kutsurub, il bambino di 7e anni è stato portato via da un'ambulanza", si legge nel messaggio. Altre due persone sono rimaste ferite. ANSA/Vigili del Fuoco Ucraina ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING NPK


 

I 12 punti della proposta, dal nodo dell’integrità territoriale al divieto dell’arma atomica

ANSA

 

Dialogo e cessate il fuoco tra Russia e Ucraina, no all’uso di armi nucleari e agli attacchi alle centrali atomiche a uso civile: sono questi i punti principali della ‘Posizione della Cina sulla soluzione politica della crisi ucraina’, un documento che appare più come un insieme di punti di vista per raggiungere la de-escalation che come un vero e proprio “piano di pace” o una offerta di mediazione.

Al primo punto c’è il rispetto di sovranità, indipendenza e integrità territoriale di tutti i Paesi secondo le leggi internazionali riconosciute, compresi scopi e principi della Carta delle Nazioni Unite.

Al secondo, c’è l’abbandono della “mentalità della Guerra Fredda”: la sicurezza di un Paese non può andare a scapito di quella di altri Paesi e “la sicurezza regionale non può essere garantita rafforzando o addirittura espandendo i blocchi militari”.

 

Pertanto, serve un concetto di sicurezza comune, globale, cooperativo e sostenibile per la stabilità a lungo termine del mondo.

Il cessate il fuoco e lo stop ai combattimenti fanno parte del terzo punto: è necessario “sostenere Russia e Ucraina affinché si incontrino” e riprendano il dialogo diretto per arrivare a un cessate il fuoco globale. I colloqui e i negoziati, al quarto punto, sono “l’unica via d’uscita praticabile”. Al quinto, c’è la protezione dei civili e la creazione di corridoi umanitari per l’evacuazione dalle zone di guerra. Mentre, al sesto punto, c’è l’invito a “rispettare rigorosamente il diritto umanitario internazionale”, astenendosi dall’attacco ai civili e a strutture civili, e a favorire lo scambio di prigionieri.

Al settimo e all’ottavo punto ci sono il mantenimento della sicurezza delle centrali nucleari (no agli attacchi armati e sì al ruolo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica) e il rigetto delle armi nucleari (non possono essere usate e la guerra nucleare non può essere combattuta) sia sul loro uso sia sulla semplice minaccia. “Ci opponiamo allo sviluppo e all’uso di armi biologiche e chimiche da parte di qualsiasi Paese e in qualsiasi circostanza”.

Le garanzie per l’export di cereali sono al nono punto: “Tutte le parti dovrebbero attuare l’accordo firmato da Russia, Turchia, Ucraina e Onu in modo equilibrato, completo ed efficace”. Poi, al decimo, stop alle sanzioni unilaterali e alle pressioni che “non solo non risolveranno i problemi, ma ne creeranno di nuovi”. All’undicesimo punto, l’appello per “la stabilità delle filiere industriali e di approvvigionamento” a tutela dell’economia globale. Infine, l’invito a promuovere la ricostruzione postbellica.

 

In copertina foto ANSA