Di Battista attacca ancora Renzi su Aspi: "Non voleva la revoca dei Benetton"


AGI – “Renzi contro la revoca ai Benetton: un motivo in più per tenerlo fuori dal governo”. Alessandro Di Battista continua a tenere nel mirino il leader Iv e oggi sceglie di rilanciare sulla propria pagina Facebook un articolo del 22 gennaio su Tpi, un attacco a tutto campo a Matteo Renzi e agli esponenti a lui più vicini che prende appunto le mosse dalle vicende legate al dossier Autostrade. 

Sulla crisi di governo interviene anche Nicola Morra. In un post su Facebook fa due citazioni legate dal medesimo filo conduttore – la furbizia come disvalore – e una sintesi a legarle, e a calarle nei giorni in cui la ricerca di una nuova formula di governo riaccende uno scontro peraltro mai sopito. Il presidente della commissione nazionale antimafia si affida alle parole di Giuseppe Prezzolini e di Joseph Addison per osservare che “agli inizi del ‘700 uno dei tratti distintivi del nostro carattere nazionale era già oggetto di riflessione da parte di un attento osservatore”.

“Se sposassimo l’acume preferendolo alla furbizia saremmo capaci di rivoluzione, di cambiamento. Proviamoci”, esorta l’esponente M5s. Queste le due citazioni postate dal senatore pentastellato: “‘L’italiano ha un tale culto per la furbizia, che arriva persino all’ammirazione di chi se ne serve a suo danno. Il furbo è in alto in Italia non soltanto per la propria furbizia, ma per la reverenza che l’italiano in generale ha della furbizia stessa, alla quale principalmente fa appello per la riscossa e per la vendetta. Nella famiglia, nella scuola, nelle carriere, l’esempio e la dottrina corrente, che non si trova nei libri, insegnano i sistemi della furbizia. La vittima si lamenta della furbizia che l’ha colpita, ma in cuor suo si ripromette di imparare la lezione per un’altra occasione. La diffidenza degli umili che si riscontra in quasi tutta l’Italia, è appunto l’effetto di un secolare dominio dei furbi, contro i quali la corbelleria dei più si è andata corazzando di una corteccia di silenzio e di ottuso sospetto, non sufficiente, però, a porli al riparo delle sempre nuove scaltrezze di quelli’: Giuseppe Prezzolini, Codice della vita italiana”.

 “L’acume o astuzia è la perfezione della ragione, mentre la furbizia è una specie di istinto che porta a cercare solo il proprio interesse o benessere’. Cosi’ scriveva agli inizi del Settecento il fondatore dello Spectator, considerato come il primo giornale britannico, Joseph Addison”.

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Fonte: politica agi