La delega fiscale gira a vuoto. A quasi due mesi dall’entrata in vigore della legge 11/2014 (Delega al governo recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita) il cronoprogramma sui decreti attuativi non rischia lo smantellamento. Mentre non sembrano esserci difficoltà nello stabilire quali decreti dovranno uscire dal podio continua, invece, a cambiare la lista delle priorità. Posta la necessità di avviare il prima possibile la riforma del catasto, a salvarsi sembra essere solo il decreto sulle commissioni censuarie che, dovrebbe vedere la luce il 10 giugno prossimo. Su tutto il resto, invece, il sipario non è ancora stato levato e dietro le quinte c’è fermento. All’interno del Comitato ristretto nominato appositamente per vigilare e contribuire, insieme al governo, alla stesura dei decreti si sono, infatti, creati due opposti schieramenti. Il primo che ritiene che il comparto delle semplificazioni debba avere la precedenza, il secondo cui, invece, la precedenza dovrebbe essere data al riordino di tutto il comparto delle accise sui tabacchi. E proprio su questo fronte, inoltre, pare essere all’opera Vieri Ceriani, consulente di palazzo Chigi per le materie fiscali. Il dado, però, non sarà tratto prima del nuovo incontro del Comitato ristretto che si svolgerà a metà della prossima settimana e nel corso del quale, gli addetti ai lavori sono pronti a dare battaglia e, se necessario, a dare vita ad una terza proposta relativamente al cronoprogramma.