Decreto aiuti bis da 17 miliardi, Draghi: “Sostegno di dimensioni straordinarie”


“Un altro provvedimento di sostegno per le famiglie, di protezione per quelle più vulnerabili, di aiuti alle imprese, di proporzioni straordinarie“. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi ha definito in conferenza stampa il decreto legge aiuti bis, al termine del Consiglio dei ministri che ha dato il disco verde dopo circa due ore e mezzo di riunione. Il valore complessivo delle misure ha superato i 14 miliardi stimati nelle settimane scorse.

“Il provvedimento – ha aggiunto Draghi – è stato condiviso con le parti sociali e i partiti della maggioranza e dell’opposizione. Ringrazio tutti quelli che hanno partecipato a questa condivisione e voglio in particolare ringraziare il ministro Franco che quest’anno e l’anno scorso ha prodotto 3 finanziarie? Quattro finanziarie? Insomma ha prodotto assieme a tutta la struttura del ministero uno sforzo straordinario che non credo abbia precedenti”.

Il pacchetto di misure approvato oggi vale “15 miliardi, più altri circa due di misure aggiuntive” per un totale di “17 miliardi da aggiungere ai circa 35 miliardi” delle norme già approvate nel corso dell’anno dal governo: insomma, “una grossa percentuale di pil, più di 2 punti percentuali“, ha sottolineato il premier, mettendo poi in evidenza che la crescita annuale acquisita finora è pari al 3,4%, più di quanto stimato per tutto il 2022: un dato molto positivo anche confrontato con tutti gli altri paesi,  “cresceremo più di Francia e Germania”. Proprio in virtù del buon andamento dell’economia “interveniamo a saldi invariati e non usiamo nessuno scostamento. Ed è merito della capacità degli italiani, delle famiglie e delle imprese e un po’ anche della politica economica del governo che ha sostenuto senza esitazione l’economia mantenendo l’obiettivo della riduzione del deficit e del debito/pil”

Nel decreto aiuti bis sono contenute “la proroga delle bollette e delle misure per i carburanti, la rivalutazione delle pensioni e un ulteriore taglio del cuneo fiscale, misure a sostegno delle aziende agricole contro la siccità e misure per gli enti territoriali”, altre “per attrarre investimenti nei settori ad alta tecnologia, per esser chiari i semiconduttori. Vogliamo che le grandi imprese investano sempre di più in Italia e vogliamo favorire l’occupazione”.

I numeri di Franco

il ministro dell’economia Daniele Franco, in conferenza stampa con Draghi, ha avuto il compito di andare nel dettaglio delle misure decise dall’esecutivo. “Se andiamo a scomporre l’intervento operato per famiglie e imprese” sul fronte energetico, la stima è che la componente famiglie sia leggermente più ampia, con 5,8 mld, rispetto a quella delle imprese, 5,5 miliardi”, ha detto

Per i lavoratori, ha proseguito Franco, “già in legge di bilancio abbiamo ridotto dell’0,8% i contributi sociali, questo abbattimento per secondo semestre passa al 2%, aggiungiamo un 1,2%”. Inoltre, “con un decreto ministeriale di 700 mln è prorogato al 20 settembre l’abbattimento di 25 centesimi delle accise su benzina e su gasolio“.

Quanto al costo delle misure, “il taglio del cuneo comporta un onere netto per la finanza pubblica di 1,2 miliardi. Per i pensionati 1,4-1,5 miliardi”. Inoltre, “nel bilancio di assestamento approvato ieri è stanziato un miliardo aggiuntivo per il fondo sanitario nazionale, che porta a 4 miliardi l’aumento del fondo sanitario nazionale quest’anno”.

A ridosso della data del voto il governo dimissionario sarò chiamato a licenziare la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (Nadef): “Definiremo il quadro tendenziale, ricorderemo gli obiettivi già fissati nel Def (il documento approvato ad aprile scorso, ndr) , credo che sarebbe bene restare sui medesimi obiettivi, ma sarà una decisione che verrà presa dal nuovo governo”, ha spiegato il ministro dell’Economia

C’è poi il dossier Ita Airways, l’ex Alitalia: “Nessuna delle due proposte pervenute” per Ita è pienamente coerente con quanto richiesto dal dpcm” dello scorso marzo, “per cui in tempi molto brevi, in questi giorni, verrà chiesto” agli offerenti “di formulare ulteriori proposte, chiedendo rispondere in tempi brevissimi. Quindi l’obiettivo è procedere” verso la vendita: “La procedura è gestita dalla Direzione del Tesoro. Gli obiettivi dell’operazione sono di massimizzare il valore che sarà tenuto dallo Stato, ma anche una serie di altri obiettivi dalla governance all’assetto industriale, all’utilizzo e dimensione degli hub. Si tratta di dare una valutazione d’assieme. Vi sono due cordate molto interessate, hanno formulato le loro proposte e chiesto un approfondimento come due diligence, hanno riformulato altre proposte. Le proposte pervenute non sono nessuna delle due pienamente coerenti con quanto richiesto dal Dpcm”

Il quadro della situazione del paese, secondo Draghi

Dover muoversi all’interno del perimetro degli “affari correnti” previsti dal governo dimissionario, “non ha ridimensionato” gli interventi presi, ha precisato il premier rispondendo alle domande dei cronisti “Non ricordo” alcune misura non presa perché fuori dagli affari correnti. Anzi: tutti i provvedimenti presi hanno il carattere di urgenza e in questo senso rientrano pienamente negli affari correnti. Vorrei riuscire ad arrivare a dare al governo successivo il conseguimento di tutti gli obiettivi di quest’anno”

“Il governo – ha aggiunto Draghi – ha diversificato l’offerta del gas e oggi la nostra posizione è decisamente migliore rispetto agli altri paesi europei per stabilità di forniture e il livello degli stoccaggi è oltre il 70%“. Esattamente al 74% ha aggiunto il ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani, anch’egli in conferenza stampa.

Rispetto alla tassazione degli extraprofitti delle grandi imprese energetiche, Draghi ha evidenziato che “il gettito degli acconti pagati finora è inferiore a quello che sarebbe dovuto essere. È mia intenzione che paghino tutto: ci sono provvedimenti che aumentano fortemente le sanzioni per gli obblighi al pagamento. Quello che non è tollerabile è che in questa situazione in cui le famiglie sono in difficoltà e le imprese anche, è che ci sia un settore che elude una disposizione del governo”.

Quanto alla delega fiscale, il disegno di legge con il quale il Parlamento attribuisce al governo la possibilità di apportare interventi sul fisco nazionale, “avrei preferito che fosse approvata oggi, ma le forze politiche si sono impegnate a votarla il 7 settembre”, ha affermato il presidente del Consiglio

Interpellato su un suo eventuale ruolo dopo le elezioni, Draghi si è detto convinto che “il terzo trimestre sia migliore di come oggi viene previsto anche da parte delle imprese”, ma ciò nonostante  “l’inflazione continuerà, il prezzo del gas non è previsto che diminuisca: tutto questo richiede non so quale formula politica, ma di certo servirà coesione sociale. Richiede clima di consapevolezza delle difficoltà che tutti gli italiani incontreranno negli ultimi mesi anno. Questo dovrebbe ispirare l’azione di governo. Certamente non soddisfare gli obiettivi Pnrr indebolirebbe la credibilità del paese e tutti devono constatare come è andata man mano che siamo stati capaci di soddisfare tutti gli obiettivi. Ma son certo che qualunque sarà il prossimo governo rispetterà gli obiettivi”.

I contenuti del decreto aiuti bis

Un provvedimento, di circa 41 articoli,  “depotenziato” rispetto a quello previsto prima della crisi di governo ma che comunque potrà contare su una dotazione da oltre 14 miliardi di euro di cui circa la metà dedicati alla proroga degli interventi su bollette e carburanti. Per l’anticipo di tre mesi della rivalutazione del 2% delle pensioni ad ottobre sono previsti nel decreto circa 2,38 miliardi. Sul capitolo energia vengono stanziati 3,37 miliardi per la conferma del credito imposta a favore delle imprese sul 25% delle spese sostenute nel 3 trimestre per l’acquisto di elettricità e gas. Altri 2,75 miliardi sono dedicati al taglio degli oneri di sistema anche per il quarto trimestre sulle bollette di elettricità e gas cui si aggiungono 800 milioni per la conferma della riduzione dell’Iva sul gas anche per gli ultimi tre mesi dell’anno. Arriva anche la proroga di un mese, fino al 20 settembre prossimo, dello sconto di 30 centesimi sulle accise dei carburanti che scade il 21 agosto per un onere di 1.042 milioni di euro. Arriva fino ad un miliardo di euro per il rafforzamento patrimoniale di Ilva. La norma, modificando il dl 142 del 2019, stabilisce che Invitalia è “autorizzata a sottoscrivere aumenti di capitale o diversi strumenti, comunque idonei al rafforzamento patrimoniale, anche nella forma di finanziamento soci in conto aumento di capitale, ulteriori rispetto a quelli previsti ai precedenti periodi e sino all’importo complessivamente non superiore a 1.000.000.000 euro”. Tra le altre misure  del decreto ci sono lo stanziamento di 101 milioni per la proroga del bonus trasporti e un intervento di 200 milioni di euro per le imprese agricole colpite dalla siccità. Lo stato di emergenza per siccità potrà infatti essere dichiarato anche preventivamente “qualora, sulla base delle informazioni e dei dati, anche climatologici, disponibili e delle analisi prodotte dalle Autorità di bacino distrettuali e dai centri di competenza, sia possibile prevedere che lo scenario in atto possa evolvere in una condizione emergenziale”.

Previsti 400 milioni per Comuni ed enti locali per far fronte al caro energia. Nel dettaglio, vengono stanziati per l’anno 2022 350 milioni di euro in favore dei comuni e 50 milioni di euro in favore delle città metropolitane e delle province.

Visto il grande quantitativo di domande arrivate, il governo rafforza il Bonus psicologo. Cinque milioni di euro in più per il voucher da spendere per la propria salute mentale, con uno stanziamento per quest’anno che passa quindi da 10 a 15 milioni di euro.

Nasce la figura del docente esperto che  guadagnerà 5.650 euro in più con assegno annuale ad personam: i prof ‘esperti’ non potranno essere più di 8mila e saranno selezionati tra i docenti di ruolo che abbiano superato tre percorsi formativi consecutivi.

Nessun accordo è stato raggiunto invece in Senato per approvare la delega fiscale. I lavori di palazzo Madama, concluso il ddl sulla giustizia tributaria, sono rinviati al 6 settembre quando potrebbe essere convocata una nuova capigruppo. Rinviati a settembre, insieme alla delega fiscale, anche  i ddl sull’ergastolo ostativo (voluto dal M5s) e sull’equo compenso (sostenuto da FdI).

Le reazioni

“Con 200 milioni di euro nel fondo di solidarietà nazionale arrivano le prime risorse per aiutare le aziende agricole contro gli effetti della siccità in Italia mentre per il caro carburanti è importante l’estensione del credito d’imposta sull’acquisto di gasolio per i trattori e degli altri macchinari necessari al lavoro in campi e stalle e alle barche per la pesca per garantire le produzione agroalimentare nazionale in un momento difficile per l’agricoltura nazionale stretta fra i danni dei cambiamenti climatici e gli effetti della guerra in Ucraina su materie prime ed energia”. Così la Coldiretti commentando le decisioni adottate nell’ultimo consiglio dei Ministri con l’approvazione delle misure del decreto legge Aiuti Bis “che rappresenta un altro importante intervento del Governo Draghi per il sostegno a imprese e famiglie”.

“Si decide di finanziare la figura del ”docente esperto”, un meccanismo selettivo per pochissime figure, appena qualche migliaio su oltre un milione, che rischia di essere finanziato con risorse che andrebbero invece messe a disposizione di tutto il corpo docente e per le necessarie assunzioni. Una scelta unilaterale e per decreto, senza alcun confronto contrattuale, grave sia nel merito che nel metodo”. È il rilievo dei segretari confederali della Cgil Tania Scacchetti e Christian Ferrari

“E’ evidente che la torta prevista per il decreto Aiuti bis, per quanto ampliata a 17 miliardi, è troppo piccola. Non si poteva stanziare di più, trattandosi di un Governo in carica per il disbrigo per gli affari correnti, ma proprio per questo non si dovevano fare interventi a pioggia, bisognava decidere quali sono le priorità. E per noi sono luce, gas e benzina, non solo per le conseguenze dirette sulle tasche dei consumatori ma per gli effetti moltiplicativi indiretti che hanno sull’inflazione, essendo costi di produzione e di distribuzione per le imprese”. Lo  afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori

“Il Governo ha raccolto le ripetute sollecitazioni di Cia-Agricoltori Italiani affinché si eviti il collasso delle imprese agricole, strette tra rincari e siccità”. Così il presidente Cia, Cristiano Fini, nel commentare positivamente le nuove agevolazioni fiscali sul gasolio destinato ai mezzi agricoli nel Dl Aiuti bis

Fonte: Rai News