Di Vittorio Sangiorgi (Direttore del Quotidiano dei Contribuenti)
Dopo la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è iniziato, in questi giorni, l’iter parlamentare del Decreto Agosto, che è adesso all’esame della Commissione Bilancio al Senato. Proprio da Palazzo Madama, ed in particolare dai tecnici del Sevizio Bilancio, è arrivata una bocciatura sull’ultimo decreto economico varato dal governo. Diverse le criticità emerse nel dossier stilato dai tecnici, che ipotizzano, tra le altre cose, la procedura di infrazione da parte dell’Unione Europea.
Tra i provvedimenti finiti sotto la lente dei tecnici il Fondo per la filiera della ristorazione, pensato dall’esecutivo per aiutare uno dei settori maggiormente colpiti dalla chiusura e dalle norme restrittive. Nel dossier, infatti, gli esperti scrivono: “Non appare chiaro il criterio per l’accesso al contributo previsto nell’acquisto di prodotti agricoli e alimentari <<valorizzando la materia prima di territorio>>”. Il problema, stando ai rilievi tecnici, starebbe nella difformità esistente tra la norma facente parte del decreto e la relazione tecnica che, invece, fa riferimento all’acquisto di prodotti “da materia prima italiana”. Un’interpretazione, quella della relazione tecnica, che “potrebbe anche essere considerata limitativa della parità di accesso dei prodotti provenienti da altri Paesi dell’Unione europea“. In estrema sintesi, il timore palesato dagli esperti di Palazzo Madama, è che l’Unione Europea possa avviare una procedura di infrazione, giudicando tale provvedimento incombatibile con il diritto comunitario.
Oggetto della bocciatura anche l’articolo del Dl che introduce le decontribuzioni per il lavoratori del Sud. Il problema, in questo caso, sarebbe determinato dal fatto che “la disposizione in esame non prevede un limite individuale all’esonero contributivo” . In ragione di ciò “potrebbe essere riconosciuto anche per singoli importi elevati”. Non è, quindi, previsto alcun limite alla concessione del beneficio, tale mancanza rischia di determinare degli scostamenti rispetto alle previsioni e, di conseguenza, la necessità di reperire ulteriori risorse. Nella relazione dei tecnici del Servizio Bilancio, infine, si accende un riflettore sulle norme relative agli sgravi per le assunzioni. Ad essere criticato è il diverso regime di trattamento introdotto per le assunzioni a tempo determinato e per quelle a tempo indeterminato. Anche in questo caso, inoltre, non è previsto un limite di spesa.
Nonostante una lunga fase di gestazione prima della sua stesura e della sua approvazione nel Consiglio dei Ministri, dunque, il Decreto Agosto, non è immune da criticità e rilievi negativi. Criticità e rilievi negativi che, nel percorso parlamentare, dovranno necesseriamente essere superati.