AGI – Nel 2010 il governo venezuelano avrebbe finanziato il Movimento 5 Stelle con tre milioni e mezzo di euro: lo sostiene il quotidiano spagnolo Abc in un servizio in esclusiva che apre l’edizione on-line.
Secondo documenti classificati dell’intelligence del Paese caraibico a cui il quotidiano spagnolo sostiene di aver avuto accesso, il presidente venezuelano, Nicolas Maduro, all’epoca ministro degli Esteri, diede l’autorizzazione a inviare una valigia contenente 3,5 milioni di euro al consolato venezuelano di Milano destinati al movimento. Il console della legazione diplomatica venezuelana a Milano, Gian Carlo di Martino, fece da intermediario affinché il destinatario finale, Gianroberto Casaleggio, ricevesse il denaro in contanti. Il documento indica Casaleggio come “promotore di un movimento rivoluzionario e anticapitalista di sinistra nella Repubblica italiana”.
I 3,5 milioni di euro furono inviati “in modo sicuro e segreto attraverso la valigia diplomatica”, riferisce ancora il quotidiano spagnolo citando il dossier dell’intelligence militare di Caracas, “all’epoca guidata da Hugo Carvajal“. Carvajal, che nel 2019 aveva voltato le spalle a Maduro e si era schierato con Juan Guaidò, è stato arrestato ieri a Capo Verde dopo che era fuggito dalla Spagna per sottrarsi a un’estradizione negli Stati Uniti per l’accusa di crimini legati al traffico di droga e la consegna di armi ai guerriglieri delle Farc colombiane.
La somma per finanziare M5s “proveniva dai fondi riservati amministrati dall’allora ministro dell’Interno e oggi vicepresidente dell’Economia, Tareck el Aissami”, fedelissimo di Maduro. Secondo la nota dell’intelligence depositata negli archivi, l’episodio fu anche accompagnato da un mini-incidente al consolato di Milano: la valigia fu trovata da un funzionario dell’addetto militare che ne riferì a Hugo Carvajal.
Quest’ultimo indagò sull’origine e sul motivo della spedizione, ritenendola “a posteriori” valida. La spedizione a quel punto si concluse: “Sono state impartite istruzioni verbali al nostro funzionario in Italia per non continuare a riferire sulla questione, che potrebbe diventare un problema diplomatico”, si legge ancora nella nota. Abc segnala di aver dato modo al governo venezuelano di replicare ma che né Maduro, né El Aissami lo hanno fatto.
Intanto il Movimento appare diviso dopo lo scontro Di Battista-Grillo su congresso e leadership. Ieri, intervistato a Mezz’ora in più, su Rai 3, Alessandro Di Battista ha detto: “Chiedo il prima possibile un congresso del Movimento 5 stelle in cui tutte le anime del Movimento possano dire la loro per costruire un’agenda politica. Così vedremo chi vince”. E ancora: “Conte vuole fare il leader del Movimento “si deve iscrivere al M5s e partecipare al prossimo congresso”.
Ma Beppe Grillo non sembra essere della stessa opinione: “Dopo i terrapiattisti e i gilet arancioni di Pappalardo, pensavo di aver visto tutto…ma ecco l’assemblea costituente delle anime del Movimento. Ci sono persone che hanno il senso del tempo come nel film ‘Il giorno della marmotta’”.
Vedi: "Dal Venezuela 3,5 milioni ai 5 stelle"
Fonte: politica agi