Da Torino a Catania, il Pride in 10 città

Partecipanti alla parata del Torino Pride 2023 a Torino, 17 giugno 2023 ANSA/ALESSANDRO DI MARCO


Sono dieci le città che oggi vengono attraversate dall’Onda pride, la grande manifestazione a sostegno dei diritti delle persone lgbtqi+.

È giornata di pride a Torino, Bari, Bergamo, Catania, La Spezia, Mantova, Civitanova Marche, Parma, Treviso e Varese.

“Ancora una straordinaria giornata di mobilitazione”, dichiara Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay.

Dopo i numeri straordinari dello scorso weekend, oggi in dieci città si scende per celebrare l’orgoglio delle persone lgbtqi+ e chiedere diritti. Al quarto fine settimana di questa fragorosa onda, registriamo il silenzio spesso della premier Meloni e del suo governo. Allora voglio chiederle io, esplicitamente: presidente, cosa risponde alle migliaia di persone che oggi, come negli ultimi tre weekend, riempiono le piazze e chiedono passi concreti verso la piena uguaglianza? “, conclude.

Pride a Torino, ‘c’è un clima che giustifica le discriminazioni’

“Il clima in Italia ci preoccupa molto perché c’è una giustificazione morale che tocca la vita delle persone Lgbtqia+. Come dice Michela Murgia che differenza c’è per una famiglia omogenitoriale fra una bastonata e una circolare di un prefetto che nega che loro sono una famiglia. Stiamo assistendo a una recrudescenza di episodi di violenza e insulti perché qualcuno, in qualche modo, si sente ancora più giustificato nel portare avanti questa discriminazione. Viviamo in un sistema che genera violenza istituzionale”. Sono le parole del coordinatore del Torino Pride, Marco Giusta, prima della partenza del corteo che sfilerà dal quartiere Aurora per le strade della città.

“Sarà una giornata meravigliosa – dice Giusta -, sfileremo con i nostri corpi, i nostri diritti, i nostri sogni e le nostre speranze per un oggi e un domani migliore legando insieme tanti temi di diritti per tutti. Cercheremo di costruire un grande momento potente di alleanza fra movimenti – aggiunge – che provi a scardinare un sistema che ancora prova a discriminarci e usarci violenza”. E sulla decisione di partire, per la prima volta da un quartiere periferico, sottolinea che “era molto tempo che volevamo che il Pride toccasse le periferie e risvegliasse l’orgoglio che queste zone hanno. E questo orgoglio lo portiamo orgogliosamente tutti insieme in giro per la città”, conclude. La parata parte da davanti sede circoscrizione 7, dove nel cortile proprio oggi viene inaugurata una panchina arcobaleno.

Bruna madrina del Bari pride: “Ho sofferto ma ora va meglio”
“Non potrò essere a Bari perché il mio passaporto non è ancora arrivato ma sono molto contenta e vi ringrazio di cuore. In questo periodo ho sofferto ma mi sto riprendendo. Mando un bacio a tutti per questa parata”. E’ il videomessaggio che Bruna, la donna transessuale aggredita a manganellate dalla polizia locale a Milano poche settimane fa, ha inviato per il Bari pride di cui è la madrina onoraria. La manifestazione per i diritti Lgbt si svolge nel pomeriggio nel capoluogo pugliese.

Il coordinamento del Bari pride spiega perché la scelta è ricaduta su Bruna: “Non vogliamo madrine patinate, che rivelano ignoranza e posizioni retrive sui nostri diritti. Non ci servono popstars per renderci conto del baratro a cui siamo prossimə. Serve una presa di coscienza urgente delle violenze che Bruna rappresenta, sulla sua pelle. E su una denuncia sporta per tortura aggravata. Bruna per noi rappresenta tutta la strada che c’è ancora da fare. E nominarla madrina onoraria è l’abbraccio di una comunità alle stigmatizzazioni con l’odore della strada, lontano da ogni commerciabilità delle nostre istanze”.