Da Europa e Usa segnali di ripresa, le Borse corrono


AGI – Positiva la seduta delle piazze finanziarie di tutto il mondo: le Borse europee hanno aperte in rialzo e si sono poi rafforzate sulla scia delle positive indicazioni arrivate dagli indici Pmi dei vari Paesi della zona Euro. Milano ha chiuso a +1,87% ma il miglior listino europeo è Francoforte che ha segnato +2,01%.

Gli investitori si sono sentiti rassicurati dalle parole di Donald Trump sull’accordo con la Cina. Per il presidente americano, è ancora “valido”: ha così smentito le precedenti affermazioni del suo consigliere senior Peter Navarro che aveva appunto detto il contrario.

E così mentre le Borse asiatiche, compresa Tokyo, hanno chiuso la seduta di lunedì in positivo, nel Vecchio Continente gli indici hanno esordito all’insegna dell’ottimismo, seppur contenuto. E hanno  accelerato di riflesso ai positivi dati Pmi. L’indice del Purchase Manager Index, elaborato da Ihs Markit, segnala lo stato dell’attività produttiva: quello composito racchiude il manifatturiero e i servizi, che però vengono calcolati anche separatamente. 

Per l’Eurozona, l’indice composito di giugno, è aumentato ulteriormente rispetto al record minimo storico di 13,6 di aprile, toccando a giugno 47,5 da 31,9 di maggio. Il rialzo di 15,6 punti è finora il maggiore della storia dell’indagine con l’eccezione del rimbalzo record di maggio scorso. Nonostante indichi ancora un calo generale produzione economica, quest’ultima ripresa ha portato il Pmi al valore più alto da febbraio

Per quanto riguarda i singoli Stati, invece, il Pmi manifatturiero della Germania è risalito a 44,6 punti rispetto ai 36,6 di maggio (41 punti il consenso). L’indice preliminare relativo ai servizi tedeschi è invece risultato pari a 45,8 punti, in ripresa rispetto ai 32,6 di maggio (41 punti il consenso). Il risultato migliore l’ha ottenuto la Francia, dove è risultato pari a 52,1 punti, in salita rispetto ai 40,6 del mese precedente (46 punti il consenso): quello Pmi servizi francese si è attestato a 50,3 punti, in risalita rispetto ai 31,1 punti di maggio (45,2 punti il consenso). Quindi, in Francia questo importante indice ha segnato la ripresa piena dell’attività, visto che sopra i 50 punti indica espansione mentre al di sotto contrazione

Sono poi arrivati i dati Pmi degli Usa che mostrano un netto miglioramento dell’andamento dell’economia americana e che fanno ben sperare in una ripresa spedita. L’indice Pmi composito calcolato da Ihs Markit risale a 46,8 punti a giugno dai 37 di maggio. L’indicatore resta sotto la soglia dei 50 punti per il quinto mese consecutivo, ma il balzo lascia pensare che, se non ci sarà un ritorno dell’epidemia, il peggio è probabilmente alle spalle. Nel dettaglio, l’indice Pmi manifatturiero ha rimontato da 39,8 a 49,6 punti, mentre quello dei servizi è cresciuto da 37,5 a 46,7 punti. In entrambi i casi, il risultato è superiore alle attese degli analisti. Altro dato positivo per l’economia Usa è la ripresa del mercato immobiliare: il Dipartimento del Commercio ha riferito che le vendite di nuove case sono salite del 16,6% ad un tasso annuo stagionale di 676.000 unità il mese scorso. Tutto questo ha dato una spinta a Wall Street che già aveva aperto in positivo.

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Fonte: economia agi