“Dal pizzo al ransomware, dalle piazze di spaccio ai mercati virtuali: le mafie stanno sempre più espandendo le loro attività criminali nel mondo digitale, avendo compreso le grandi opportunità offerte dal progresso tecnologico. La nuova frontiera è il cyberspace, dove una criminalità organizzata sempre più ibrida agisce ormai in modo strutturato, strategico e coordinato”. Sono alcuni degli elementi che emergono dal rapporto ‘Cyber organized crime–Le mafie nel cyberspace’, presentato venerdì alle 11.30 presso la sala stampa di Montecitorio, trasmesso in diretta streaming sul sito della Camera e su quello di Fondazione Magna Grecia.
“Dopo il primo rapporto dedicato all’utilizzo dei social media da parte delle mafie, la Fondazione Magna Grecia ha realizzato un secondo studio – spiega ancora una nota degli organizzatori dell’evento – che fornisce una panoramica del cyber organized crime, ovvero della trasposizione digitale delle organizzazioni criminali in ambiti che fino a qualche anno fa sembravano inimmaginabili. Ne emerge uno scenario di rischio concreto sul fronte economico, su quello del diritto e su quello della tenuta democratica, tanto più preoccupante se si considera la vulnerabilità informatica di imprese e Pubblica amministrazione”.
Al convegno interverranno Nino Foti, presidente della Fondazione Magna Grecia, Antonio Nicaso, giornalista, scrittore e studioso dei fenomeni criminali di tipo mafioso, docente Queen’s University Canada, Chiara Colosimo, presidente della Commissione parlamentare antimafia, e Nicola Gratteri, Procuratore della Repubblica di Napoli. A moderare l’incontro il vicedirettore del Tg2 Fabrizio Frullani. (AGI)