Cultura: Mollicone, asset centrale, tutelarlo da cyberattacchi


“L’avanzamento tecnologico senza sicurezza è un rischio che non ci possiamo permettere: lo abbiamo inserito anche nel programma elettorale del 2022.” Così spiega Federico Mollicone, autore dell’emendamento che ha inserito il concetto di ‘cultura’ nel decreto legislativo di recepimento della direttiva Nis2 sulla cybersicurezza, in un articolo de La Verità di oggi. “I legislatori europei nel lungo elenco dei soggetti che, secondo la direttiva NIS2, dovranno assicurare elevati standard di protezione contro gli attacchi cyber, non hanno previsto di includere i soggetti che forniscono servizi connessi o strumentali al settore della cultura. Ma la cultura in Italia è un settore rilevante per l’economia e, allo stesso tempo, critico: basti pensare all’interruzione dell’erogazione online dei ticket per accedere a un museo a causa di un attacco cibernetico o, guardando all’attualità, ai recenti attacchi ai musei francesi o alla partecipata capitolina Zetema o a quello alla piattaforma Ticketmaster con cui sono stati violati i dati personali di 560 milioni di fan di Taylor Swift, oltre al furto di QR Code di 440mila biglietti del tour. In Italia siamo alla vigilia di grandi eventi, come il Giubileo nel 2025.“ Nell’intervista, il Presidente della Commissione Cultura della Camera, Responsabile cultura e innovazione di Fratelli d’Italia e primo firmatario della legge contro la pirateria digitale, ha poi aggiunto: “la cultura e l’arte sono un asset economico fondamentale e sono, quindi, un bersaglio dei criminali. Sono un simbolo di unione tra l’Europa, l’America e i paesi del Pacifico: attaccarli significa colpire il nostro modello culturale e rappresentano, quindi, un bersaglio geopolitico. Infine, sono elementi che pervadono l’opinione pubblica: attaccarli significa avere attenzione mediatica mondiale. Lavoreremo col ministro Sangiuliano e il Ministero della Cultura – congiuntamente al sottosegretario Mantovano e all’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale – affinché l’Italia possa diventare il leader europeo della protezione cyber del mondo della cultura, dell’arte, dello spettacolo dal vivo, dell’audiovisivo, della musica, della proprietà intellettuale”. (AGI)