Cultura: “a tu per tu” con Piero della Francesca, già sold out


Le prenotazioni sono arrivate da tutta Italia, i biglietti sono già sold out fino al 12 marzo, quando i ponteggi saranno smontati. Tutti vogliono ammirare da vicino, come non è stato mai possibile fare, uno dei capolavori di Piero della Francesca: la Leggenda della Vera Croce. Il celebre ciclo di dipinti, realizzato dal maestro rinascimentale tra il 1452 e il 1466, sarà sottoposto ad un intervento di manutenzione e restauro conservativo, a cura della Direzione Generale dei Musei della Toscana. All’interno della Cappella Bacci, nella Basilica di San Francesco ad Arezzo, è stato allestito un esclusivo ponteggio accessibile a piccoli gruppi di visitatori, che potranno così ammirare l’opera del grande artista rinascimentale da una prospettiva del tutto nuova. Prende così il via “All’altezza di Piero”. “Questa iniziativa nasce dalla necessità conservativa e di tutela del patrimonio culturale – afferma Stefano Casciu direttore del Polo museale della Toscana – da parte del Ministero della Cultura. In questo caso non si tratta di un restauro, si tratta di una verifica attraverso il montaggio di un ponteggio, dello stato di conservazione di questo importantissimo ciclo di dipinti murali”. L’intervento di manutenzione e revisione conservativa, prevede la rimozione delle consistenti quantità di polveri e particellato atmosferico depositati sulle superfici dipinte e la contestuale verifica dello stato di conservazione della pellicola pittorica e degli intonaci, al fine di evitare l’insorgere o il progredire di eventuali nuovi fenomeni di degrado come sollevamenti, distacchi o solfatazione, che potrebbero mettere a grave rischio la conservazione dei dipinti. “Quando si parla di manutenzione, dobbiamo controllare che non ci siano fenomeni di degrado – afferma la restauratrice Paola Ilaria Mariotti – per cui dal prossimo lunedì inizierà questo intervento”. Il cantiere comprenderà anche il restauro della grande Croce dipinta, risalente all’ottavo-nono decennio del Duecento e attribuita ad un pittore umbro noto convenzionalmente come Maestro di San Francesco, e della bifora vetrata, con la predisposizione di una contro vetrata esterna di nuova progettazione. (AGI)
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